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Batti85
22-12-2010, 12:51
Il sensore s'inceppa a - 27,5° C e sfuma il record del freddo

LESSINIA. I rilevatori dell'associazione Estremi di Meteo 4 hanno registrato temperature polari vicino a San Giorgio. Menini: «Si è bloccato alla vigilia della notte più rigida di quest'anno: sarebbe stata quella giusta». Su Baldo e Carega caduti 5 metri di neve in 2 mesi
22/12/2010 E-MAILPRINT
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Lessinia. Record tradito dalla tecnologia, perché il freddo atteso e «spiato» in Lessinia dalle sofisticate apparecchiature degli esperti dell'associazione Estremi di Meteo4, Flavio Menini e Corrado Vaona, è arrivato ma non è stato registrato dai sensori, che si sono bloccati l'uno a -27,5 °C e l'altro a –26,9. «Infatti quest'anno avevamo deciso di sostituire i sensori e gli schermi usati negli inverni scorsi con apparecchiature più costose e precise; purtroppo si sono inceppate e ci hanno tradito, forse non a caso, ma proprio sul più bello», osserva Menini, «cioè alle 17.30 di sabato 18, proprio alla vigilia della notte più rigida registrata quest'anno, quando la temperatura era già ben al di sotto dei –25 °C nelle doline del Ciglione e di Malga Malera. Sarebbe stata la notte giusta per fermare il termometro oltre i –30 °C, forse anche i –35 °C, magari l'occasione per battere il record del freddo in Lessinia registrato il 4 gennaio dell'anno scorso con –36,4 °C sempre nella dolina del Buco del Ciglione, poco sopra San Giorgio e vicino a Malga Malera», prosegue Menini.
Il sensore dei soci di Estremi di Meteo4, posizionato a Malga Malera, vicino a quello dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpav), ha registrato in altre due occasioni valori sotto i –25 °C, e precisamente: -26,2 °C il 5 dicembre, -26,9 °C il 16 di questo mese. Dunque ha resistito il record del 2009, complice la delicatezza della strumentazione e mai sapremo se quella notte si sarebbe potuta scrivere la pagina più fredda dell'altopiano da due anni a questa parte, da quando cioè sono iniziate queste misurazioni scientifiche.
Gli associati a Estremi di Meteo4 collaborano infatti dall'inverno 2008 con l'Associazione Meteo Triveneto, Arpav - Centro valanghe di Arabba, Osmer (Osservatorio meteorologico regionale del Friuli Venezia Giulia) e Umfvg (Unione meteorologica del Friuli Venezia Giulia), per il progetto di monitoraggio dei siti freddi del Triveneto. Grazie a tale progetto è stato stabilito il nuovo record di temperatura minima mai registrato sul suolo italiano, -47 °C il 18 dicembre dell'anno scorso alla Busa di Manna, sull'altopiano di Primiero, in Trentino, a ridosso delle Pale di San Martino, a quota 2.546 metri, battendo il precedente record di -43,8 °C rilevato nel gennaio precedente, sempre nello stesso sito, quando per la prima volta era stata registrata scientificamente una temperatura più fredda dei –41 °C segnati ai 4.559 metri della Capanna Regina Margherita, sul Monte Rosa, nell'inverno del 1929.
«Non sappiamo se siano stati problemi di temperature troppo basse o di batterie a bloccare i sensori», precisano Menini e Vaona, «abbiamo comunque provveduto a collocare sul posto altri sensori e stiamo cercando di capire l'origine del problema che ha temporaneamente messo fuori uso i precedenti».
Se per ora si è perso un record del freddo in Lessinia, ci si può consolare con i dati raccolti sul manto nevoso. L'autunno appena concluso ha registrato un andamento altalenante, durante il quale si sono alternati giorni di nevicate fino in pianura, ad altri, dove la pioggia si è sostituita alla neve anche alle quote maggiori.
La strumentazione di Menini e Vaona ha registrato finora due metri di neve caduta complessivamente ai 1500 metri di altitudine di Malga San Giorgio, ma a causa degli sbalzi termici e dello scirocco, annunciato anche per la vigilia di Natale, al suolo restano solo 50 centimetri.
«Per quote più alte, cioè sulle cime di Baldo e Carega, si prospetta un'altra stagione eccezionale, con già cinque metri presunti di neve finora caduta e siamo solo all'inizio dell'inverno. Si potrà registrare un'altra stagione magica per la neve, come lo era stato l'inverno 2008-09», prevede Menini.
Vittorio Zambaldo

L'Arena

Flavio65
22-12-2010, 17:21
Grazie a Batti85 per averlo riportato.:si

Il nome della nostra associazione viene citato più volte, sia sopra il titolo, sia all'interno dello stesso, seppur nel contesto di un articolo che parla anche di un progetto realizzato e portato avanti da altre realtà meteo-amatoriali e professionali.

Una ideale "testa di ponte" tra diverse associazioni di meteo-appassionati accomunate da un'unica grande passione...

Spero di aver fatto cosa gradita.
:salut

Massimiliano
22-12-2010, 18:05
Hai fatto cosa molto gradita,vecchio mio!
Grazie ancora!!!

:apll:apll:apll

Marco C.
22-12-2010, 18:40
che peccato ma grandissimi complimenti