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Discussione: Situazione polo Nord

  1. #1
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    Predefinito Situazione polo Nord

    Se la restante parte di febbraio ed il mese di marzo non daranno inversione di tendenza l'estensione del ghiaccio polare raggiungerà i suoi massimi negli anni 2000, superando il 2002 che ha registrato la massima estensione negli ultimi 8 anni



    Le zone messe meglio sono le aree comprese tra il Canada e la Groenlandia, tra l'altro anche verso l'Islanda risulta per buona parte gelato lo stretto di Danimarca...durante la piccola età glaciale in inverno si poteva dall'Islanda raggiungere la Groenlandia a piedi

    purtroppo ancora in deficit risultano invece il mare di Barents tra le Svalbard e la Novaja Zemlia

  2. #2
    Consiglio direttivo L'avatar di Angelo
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    Del resto quel freddo assurdo su Cina etc doveva per forza di cose essere compensato da temperature più elevate su artico e Siberia settentrionale.

  3. #3
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    l'artico canadese è sui livelli del 1979 che è l'anno record da quando vengono fatte le osservazioni dell'estensione glaciale grazie ai satelliti...te credo che poi negli USA si beccano i mega blizzard

  4. #4
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    up...

    rispetto a 3 giorni fa si nota una leggera diminuzione del ghiaccio sulla Groenlandia sudorientale, mentre cresce attorno alle Svalbard e alla Novaja Zemlia e più in generale su tutto il mare di Barents...

    bene così

  5. #5
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    Fantastiche notizie!!!
    Siamo una fluttuazione quantica del nulla, ma non ce ne dobbiamo vergognare.

    Caldiero (Vr) Pedemontana Est Verona

  6. #6
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    Ecco alcuni grafici per aiutare a capire l'andamento dei ghiacci polari










  7. #7
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    questa invece è la situazione a livello globale


  8. #8
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    UP

    dopo una fase di regressione coincisa con la seconda decade di febbraio, i ghiacci polari sono ritornati mediamente a risalire superando il picco massimo del 2007, se tutto va secondo i piani dovrebbero continuare a crescere per tutto il mese di marzo raggiungendo il picco d'estensione nei primissimi giorni di aprile
    Ultima modifica di Marco C.; 01-03-2008 a 11:50

  9. #9
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    continua a crescere lentamente la superficie ghiacciata del polo nord

  10. #10
    Utente Registrato L'avatar di Simone
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    Che bello leggere di neve e ghiaccio...

    Studi americani non recentissimi ( 95-96 ) di cui purtroppo non ricordo gli autori.. legavano la presenza di neve nel periodo Gennaio/Marzo, in sede Siberiana e Russa Europea, con la forza del seguente monsone estivo indiano.
    Questa correlazione vale specificatamente per gli anni con ENSO neutro o negativo ( Nina, come questo 2008.)

    Più neve in Siberia centrale è positivamente correlata ( anticorrelazione invece per più neve in Russia Europea ) ad un riscaldamento minore della troposfera tibetano/nepalese da fine Maggio a Giugno, riducendo così, attraverso un'azione sulla Js subtropicale, l'azione e l'intensità del monsone estivo indiano.

    Meno piogge in India dunque, dato il minor gradiente termico orizzontale tra il golfo del Bangladesh e la depressione termica superficiale tibetana.

    Bene, ora tenete conto che il monsone indiano si alimenta, tra l'altro, con l'aria umida ( calore latente di condensazione e aria in equilibrio instabile), trasportata verso NE dal getto subtropicale somalo, che in presenza di monsoni estivi indiani forti tende a piegare molto verso NE fin nel cuore dell'oceano indiano.

    Ovviamente il getto non fornisce solo "umidità" ma anche vorticità, divergenza in quota etc...ma questo non ci interessa più di tanto...

    Bene, sul getto somalo si aziona un "feedback" notevole, quindi aria più umida tende a favorire la convezione profonda ( la famosa DEEP CONVECTION )in sede nord indiana, persino sulla zona NW, ( il Kashmir per intendersi ) quella tendenzialmente più secca, aumentando la baroclinicità della zona e favorendo un effetto "richiamo" più accentuato sul getto stesso
    spostandolo ancor più a NE in piano oceano.

    Questo spostamento, in conseguenza, aumenta tendenzialmente la forza dell'Hp in quota sul continente Africano occidentale, aumentando la capacità di blocco alle umide perturbazioni prodotte dal monsone estivo sul versante ovest-africano, favorendo colà precipitazioni più intense e durature, in grado di rinforzare le correnti e spostare verso nord la fascia subtropicale..con relativa Js..

    Da li la letteratura scientifica disponibile ci dice come ad un monsone estivo ovest africano intenso corrisponda una più forte spinta dell'ITCZ verso nord in sede est africana, con maggiore capacità della cella di Hadley, e realtivo Js subtropicale, di spingersi verso nord fino al Mediterraneo centrale inalzando il trasporto meridiano di calore e la convergenza in quota sostanzialmente verso le nostre zone.

    Notevole eh? Cavolo, sono un mago delle Teleconnessioni; dalla neve in SIberia sono arrivato al tempo estivo in Italia!

    Dai, siamo onesti, tutto questo che ho scritto NON vuol dire praticamente nulla per il Mediterraneo, non che non sia giusto ma che sostanzialmente non è verificabile, in quanto non misurabile!
    In mezzo a tutti questi passaggi, di continente in continente, di circolazione in circolazione, possono esserci troppe e troppo forti altre teleconnessioni atmosferiche, oceaniche e miste oceaniche/atmosferiche in grado di mascherare o addirittura invertire lo stesso segnale climatico.

    Diffidate sempre da questo modo di ragionare passo per passo, step by step quasi a cascata, in cui all'evento X segue per forza Y...
    Putroppo il clima è una macchina infinitamente complessa e nemmeno gli indici di correlazione matematica tra due variabili ( in questo caso copertura nevosa in Siberia e forza del monsone estivo indiano ) possono pensare di descriverlo appieno, di svelarne i più intimi meccanismi... o peggio, permetterci di compiere precise speculazioni sul clima che sarà da ben altre parti del globo.

    Simone Vesentini
    Ultima modifica di Simone; 08-03-2008 a 18:53
    Appassionato di meteorologia!

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