Ecco una spiegazione piu' ampia dei reschi e dei primi fenomeni cui faceva riferimento il servizio .
http://expianetadidio.blogspot.it/20...ici-sotto.html
Gli sconvolgimenti sono in corso e sono tanti !
Ecco una spiegazione piu' ampia dei reschi e dei primi fenomeni cui faceva riferimento il servizio .
http://expianetadidio.blogspot.it/20...ici-sotto.html
Gli sconvolgimenti sono in corso e sono tanti !
SO MASSA VECIO PER PERDERE "TEMPO" !
ecco l'animazione del crollo dell'estensione dei ghiacci
http://www.meteogiornale.it/notizia/...nimazione-noaa
Ciao a tutti!! Mi permetto di segnalare anche questa notizia:
http://notizie.virgilio.it/esteri/al...ttro-anni.html
La "notizia" è apparsa anche sul TG2 in prima serata. Non so quanto sia attendibile il tizio in questione, anche perchè non si dice quali sarebbero questi "disastri" che incombono tra 4 anni, e soprattutto per le soluzioni un po' fantascientifiche che propone. Certo è che la situazione pare preoccupante, ed ho idea che il processo iniziato possa avere velocità esponenziale... Non so se avete mai guardato un cubetto di ghiaccio sciogliersi, man mano che diventa più piccolo la velocità di scioglimento aumenta sempre (è il discorso superficie vs. volume...). Oltre all'aumento dei livelli dei mari preoccupano anche le possibili conseguenze indirette, come avete fatto notare voi: liberazione di immensi giacimenti di gas metano, scioglimento del permafrost, addirittura i tappi di ghiaccio dei vulcani... Vedremo. Una volta avevo letto che lo scioglimento della calotta artica avrebbe portato anche all'interruzione della corrente del Golfo, regalando all'Europa inverni rigidissimi... nella drammaticità della situazione, forse a qualcuno questa conseguenza non dispiacerebbe ;) un saluto a tutti, ci si sente sotto al lampione (non vedo l'ora che sia stagion!!)
Il mio pensiero è più o meno questo: alla vita in generale piace il caldo e non il freddo. Che il clima viri verso il caldo in sè ha più effetti positivi che negativi per la vita del pianeta. Viceversa sarebbe decisamente preoccupante se il clima si stesse raffreddando. Quanto al mar glaciale artico, pace all'anima sua... :-)
I'm Winston Wolfe. I solve problems.
Well, let's not start sucking each other's ***** quite yet.
Certo che se ne sentono di ca..ate in giro! In ogni caso Ale ha ragione: la vita, la biodiversità esplode col caldo e non col freddo. Da un punto di vista prettamente biologico, il riscaldamento è un fatto positivo. E' la glaciazione che mette a dura prova la vita sulla Terra e non il contrario.
Quello di cui dobbiamo realmente preoccuparci è ben altro: l'enorme uso d'energia e l'inquinamento.
Di fatto siamo come una famiglia ricca che sta piano piano erodendo il capitale: ogni anno consumiamo molta più energia di quanto la Terra riesca a darcene. Stiamo, quindi, consumando a gran ritmo le riserve energetiche che ci siamo trovati. E' evidente che bisogna ripensare le fonti dalle quali estrarre energia. ( non bisogna ripensare cosa abbiamo conquistato, ma come mantenerlo e anzi incrementarlo con fonti più intelligenti)
Come se ciò non bastasse, stiamo inquinando il pianeta, quindi il valore delle risorse della Terra è pesantemente inficiato anche dalla minor qualità delle stesse.
Questi sono i veri problemi dell'umanità, avere abbastanza energia per assicurare lo sviluppo e, allo stesso tempo, abbastanza risorse.
Il riscaldamento è un problema infinitamente meno preoccupante, ammesso e non concesso che sia un problema.
Beh ragazzi che nel lungo termine ci si possa adattare questo sì, dopotutto la razza umana è riuscita a superare l'ultima glaciazione, ma vi ricordo che la maggior parte delle aree coltivabili del pianeta si trova alle latitudini attualmente temperate, 2-3 anni consecutivi di shock cerealicoli come quello di quest'anno e dubito che parleremo ancora di effetti positivi...i cambiamenti climatici se veloci sono catastrofici anche verso il caldo
forse un pò drastico come articolo, ma grosso modo individua bene i rischi di una crisi alimentare determinata da caldo e siccità eccessiva
http://www.dirittodicritica.com/2012...ano-usa-40412/
poi si potrebbe anche passare dalla pesca del merluzzo alla coltivazione del mais sui fiordi norvegesi, si può imparare a far tutto volendo
C'e' un bellissimo studio sul clima terrestre che segnalo per chi del forum avra' voglia di leggerlo .
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&...wzragQ&cad=rja
Ultima modifica di lamiera; 22-09-2012 a 06:37
SO MASSA VECIO PER PERDERE "TEMPO" !
Sempre ragionando in termini genrali, se la temperatura media terrestre aumenta, una conseguenza dovrebbe essere anche l'aumento complessivo delle precipitazioni. Fatto 100, il totate di h2O del pianeta, in tutti i suoi stati fisici, all'aumentare della temperatura corrisponde una riduzione percentuale dell'H2O allo stato solido ed un aumento della stessa allo stato liquido e gassoso. Cme sappiamo ciò non si traduce in un aumento uniforme delle piogge sull'intero pianeta ma al contrario in un aumento concentrato questo genrale aumento sarà concentrato solamente in alcune zone, mentre altre vedranno una riduzione complessivo delle precipitazioni, in conseguenza di possibili spostamenti delle fasce climatiche.
Guardando all'attuale posizionamento dei continenti nel pianeta si può concludere che uno spostamento verso N ad esmepio della zona di convergenza intertropicale vedrebbe percentualmente un aumento delle zone continentali intessate da tale fascia climatica.
Bisogna vedere se l'aumento delle terre aride sarà adeguatamente compensato dall'aumento, anch'esso presumibile, delle terre emerse a clima temperato e umido.
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