.GENNAIO:
Bel mese invernale ove s’incontrano tutte le note meteo caratteristiche della stagione,dalle gelate che assumono una frequenza elevata,alla nebbia per giungere a galaverna e neve. Molto freddo chiude oltre il grado sotto media e con pochi mm di pioggia.
L’anno comincia con cielo sereno e gelate poco incisive,durante il giorno il clima non è per nulla freddo mentre con l’Epifania iniziano a presentarsi le nebbie che per almeno una decina di giorni sono le protagoniste. Dapprima l’alta delle Azzorre,poi la componente diventa sub tropicale ma la sostanza non cambia ed il tempo rimane stabile,molto umido,con continue gelate notturne e nebbie a tratti fitte e persistenti. All’inizio della seconda decade s’insedia una cupola di alta pressione africana mentre è solo sul nord Europa che il vortice polare gira forte con condizioni diametralmente opposte alle nostre. A metà mese l’Italia si trova proprio a far da spartiacque tra una colata fredda sull’Oceano ed una artica sui Balcani,in mezzo noi che risentiamo di una risalita tenace dell’alta africana ma in ogni caso il freddo sfiora le nostre regioni e pertanto trova spazio la formazione di galaverna che accompagna la nebbia. La stabilità viene spezzata il 18 del mese,quando il vortice polare,riesce ad abbassarsi temporaneamente di latitudine e fa penetrare una perturbazione atlantica che naturalmente,trovando uno strato gelido al suolo,provoca una nevicata che inizia dal tardo pomeriggio e prosegue in parte in serata prima di diventare mista alla pioggia,in ogni caso si accumulano 2 cm di neve. Il giorno seguente la pioggia prende il posto del nevischio e si chiude poco prima del pomeriggio, la lotta durante la terza decade è sempre quella,tra alta pressione a sud del continente e vortice polare,attorno al 22 l’alta tenta di salire verso nord e riesce in questo modo a spezzare il movimento del vortice e così provoca una caduta di aria artico – polare sulla parte orientale dell’Europa,noi in realtà restiamo sotto l’influsso dell’alta pressione ed il tempo rimane sereno e freddo di notte. Il 25 l’operazione meridiani dell’alta oceanica trova concretezza e questo provoca un’irruzione di aria polare sulla parte centro meridionale del continente,il gelo entra dal Rodano,lasciando sotto vento le nostre regioni che vedono solamente il passaggio di un po’ di vento di caduta ed il maltempo colpisce il meridione,portandosi molto a sud quasi fino all’Africa. Il 28 altro colpo di scena,l’alta non si sposta dalla sua posizione in atlantico e pertanto tocca ora a masse artiche scendere verso sud,stavolta l’entrata è la classica dalla bora,entrano termiche di grande importanza ma gli effetti al suolo sono minimi o quasi nulli,se escludiamo delle gelate che diventano più intense superando i -5° proprio con gli ultimi 2 giorni del mese.
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