Eh si amici miei , e' gia' sufficientemente intenso da impedire l'ingresso di ondate di aria fredda alle nostre latitudini ! Intanto ,per chi aspetta, sara' meglio godersi queste prime sere in cui l'inversione inizia a farsi sentire .
Eh si amici miei , e' gia' sufficientemente intenso da impedire l'ingresso di ondate di aria fredda alle nostre latitudini ! Intanto ,per chi aspetta, sara' meglio godersi queste prime sere in cui l'inversione inizia a farsi sentire .
SO MASSA VECIO PER PERDERE "TEMPO" !
Per adesso può rompere fin che vuole, più avanti ...speren de no!
La questione è davvero complicata è nessuno ha risposte valide. In questo periodo dell'anno il Vortice Polare sia stratosferico che troposferico inizia a formarsi e a strutturarsi.
Non ci sarebbe nulla di strano se, a fine Ottobre, iniziasse a girare compatto. In ogni caso raramente in vita mia ho visto carte così diametralmente opposte a 144 ore tra gfs ed ecm. Nel modello americano si vede una tendenza del VP a compattarsi, nel modello inglese molto meno, con 3 onde planetarie decisamente attive.
240 ore sono una distanza "assurda" per un modello deterministico, ma per curiosità guardatevi i run12 di gfs ed ecm. Sembrano anni diversi o pianeti diversi.
Secondo me è inevitabile una ricompattazione del VP ed è pure auspicabile perchè lassù si crei il giusto serbatoio freddo. L'importante è che torni a frammentarsi al momento giusto.
In questo periodo dovrebbero comandare le correnti umide e fresche (non fredde) dall'Atlantico ma quest'anno sembra voler dire ancora la sua l'insistente invadenza dell'ata pressione a contributo subtropicale.
Gli ultimi run sono molto tristi in tal senso. C'è da capire se è una vera tendenza o se i modelli propongono questo perchè non sanno che pesci pigliare.![]()
Concordo sul discorso VP ma non sull'ultima parte del tuo discorso...
Finora l'autunno non è stato anticiclonico da noi, ma sul nord Europa si...
https://goo.gl/photos/19rA86zKKy3YNze57
Preso atto che siamo tutti d'accordo sulla necessità che il VP si compatti per bene per un certo periodo all'inizio dell'autunno-inverno, riprendo il mio messaggio precedente per chiarire meglio quello che volevo dire nella seconda parte del post.
Quando guardo sia le GFS che le ECMWF in questa stagione oltre le 72 ore spesso vedo cose paradossali. Ho la sensazione che in questi periodi i modelli nel lungo periodo tendono proiettare quello che statisticamente è più probabile o semplicemente la prosecuzione di un trend instauratosi negli ultimi mesi, salvo poi fare incredibili capovoglimenti di fronte quando si arriva ai 3-4 giorni. Sappiamo che l'innerzia del tempo è una cosa ormai assodata ma a volte vedo questa variabile prevalere nei modelli un pò troppo spesso nel lungo temine. Forse ..dico forse..non si dovrebbe chiedere al modello una previsione a 240h.
Non sono esperto di come questi modelli sono fatti e anzi chiedo se tra voi c'è qualcuno che può aiutarmi a documentarmi un pò. Al festival della metereologià c'era un intervento sull'evoluzione dei modelli ma era di venerdì e non potevo esserci.![]()
Alberto, i modelli (GM, LAM, ecc), non tengono in alcun conto l'andazzo recente d passato, infatti elaborano le carte di previsione partendo da dati misurati al t0 (ora), e alle leggi della termodinamica. Punto.
Sono oggettivi, non risentono né di preferenze né di "cavolate previsionali" come persistenza, compensazione, statistica...
Poi fanno errori proporzionalmente alla distanza temporale e alla tipologia dinamica (alcune dinamiche sono più prevedibili di altre).
Consiglio di guardare parametri diversi in base alla distanza,: esempio over 6-7 giorni guardare le dinamiche a 500 hpa, NO temp. Prp, ecc....
Più la distanza temporale è alta, più il focus geografico da usare sarà ampio e sgranato...
E soprattutto NON guardare mai un solo modello, ma la loro concordanza.
P.s. Il fatto che sembra che i GM vedano spesso gran gelo o cose simili sul fanta, e poi non si realizzano, è un'illusione mentale dovuta alle nostre fantasmagoriche aspettative...
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