Originariamente inviato da
Marco C.
Stiamo in queste ore subendo gli effetti della goccia fredda artica discesa lungo le Alpi occidentali fino ad ovest della Corsica (fig.1), che ha portato un episodio nevoso sul nordovest italiano, in modo particolare su basso Piemonte e ponente Ligure, in esaurimento tra il pomeriggio e la sera di oggi. Sul Veneto solamente cielo coperto e vento di bora sostenuto. Già da domani avremo al NE un generale miglioramento delle condizioni del tempo, con la diminuzione del vento e calo graduale della copertura nuvolosa. Tuttavia se in quota avremo un aumento delle temperatura fino alle medie del periodo (salvo negli altipiani e nelle conche dove l'inversione termica unita alla copertura nevosa farà registrare valori di temperatura estremamente rigidi), viceversa in pianura le minime diminuiranno fino a valori di qualche grado sottozero. Presumibilmente questo stato del tempo, garantito da un temporaneo rafforzamento dell'anticiclone delle Azzorre alle nostre latitudini (fig.2), caratterizzerà tutta la parte centrale della settimana prossima con cielo sereno e gelate mattutine (ma con modesto rischio di nebbie in valpadana), solo tra giovedì e venerdì sarà possibile assistere ad un modesto peggioramento del tempo (fig.3), la cui entità è ovviamente da definire anche se appare piuttosto debole. Questa debole saccatura potrebbe essere il preludio ad una riapertura della porta artica: il fine settimana infatti, tra sabato e domenica, potrebbe verificarsi una nuova discesa del vortice polare a latitudini europee (fig.4) i cui effetti ovviamente saranno oggetto di valutazione solo tra qualche giorno.
Per concludere la stagione invernale 2017-18 pare orientata a continuare verso condizioni di tempo freddo ma moderatamente perturbato, un dicembre con queste caratteristiche iniziali non si vedeva dal 2012 e ancor prima dal 2010.
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