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Discussione: Le posizioni ''italiane'' in riferimento al negazionismo climatico

  1. #11
    Consiglio Direttivo L'avatar di ulisse
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    Predefinito Re: Le posizioni ''italiane'' in riferimento al negazionismo climatico

    Quote Originariamente inviato da Massimo M. Visualizza il messaggio
    Lasciando perdere Greta e i giovani che marciano, l’attuale clima che alimenta il movimento lo definirei così:
    Dottrina e prassi politica fondata sulla violenta e indiscriminata affermazione di motivi CLIMATICI, sulla presunta loro adeguatezza a superare e armonizzare i conflitti economici, politici e sociali, e sull’imposizione del principio gerarchico a tutti i livelli della vita GLOBALE” …. TRECCANI MODIFICATO
    Ora a me preoccupa molto un clima di puro panico che non da soluzioni ma che sembra finalizzato a indurre ad affidarci ad organismi sovranazionali che sfuggono ai principi democratici. A livello mass-mediatico i temi climatici trovano il 99% del favore per cui non vedo la necessità del linciaggio violento dei pochi contrari pubblicati. Prodi francamente è di modesto spessore ma Zichichi e il suo gruppo che deriva dalla scuola di Majorana hanno fatto scoperte che salveranno il mondo dalla miseria. Tra qualche decennio si arriverà alla fusione grazie a loro.
    Si ok. Ma è un climatologo? Non mi risulta che la fusione fredda riguardi la climatologia...



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    Se proprio volemo far calcossa femo del ben.De mal ghene' inbisogno intorno.
    MAI CA NEVEGA!!!!

  2. #12
    Socio Estremo Meteo4 L'avatar di Massimo M.
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    Predefinito Re: Le posizioni ''italiane'' in riferimento al negazionismo climatico

    Quote Originariamente inviato da ulisse Visualizza il messaggio
    Si ok. Ma è un climatologo? Non mi risulta che la fusione fredda riguardi la climatologia...



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    Il clima è un minestrone di leggi fisiche che interessano praticamente tutte le discipline per cui non esiste la specilizzazione del climatologo. Il padre della teoria dell’effetto serra Svante Arrhenius era un chimico. Quella teoria che è rimasta latente fino a circa il 1973 è stata ripresa tal quale nella sua versione semplicistica.
    https://www.acs.org/content/acs/en/c...ayermodel.html
    Poi nel 2009 si è scoperto che l’effetto GHG della CO2 è prevalentemente saturo (Greenhouse Effect and the IR Radiative Structure of the Earth's Atmosphere, Ferenc Miskolczi) per cui il modello lineare non era tanto corretto. Oggi la saturazione della CO2 è entrata negli attuali modelli della struttura radiativa terrestre con una forzante logaritmica. Ma per arrivare a questi modelli avanzati si sono dovuti studiare le modalità di cattura dei fotoni da parte delle molecole di CO2. Per cui credo che Zicchichi ne capisca qualcosa sulla teoria GHG
    Ultima modifica di Massimo M.; 07-10-2019 a 22:30
    non dire gatto se non ce l'hai nel sacco

  3. #13
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    Predefinito Re: Le posizioni ''italiane'' in riferimento al negazionismo climatico

    Un conto è avere la base teorica per comprendere, che certamente non manca a nessuno delle persone citate, altro conto è effettivamente mettersi lì e studiare l'argomento.
    Se ti occupi di altro, come diavolo fai ad essere autorevole? Non è che avere basi super extra solide ti dia la possibilità di saperne più di tutti in qualunque campo.
    Come se chi pubblica sul GW avesse la terza media....
    Infine il tuo esempio altro non fa che certificare l'assoluta bontà del lavoro dell' IPCC. Ripeto, la scienza è ricerca della verità, non certezze a buon mercato.
    E poi è ovvio che le scoperte fatte in un campo trovino applicativi in campi diversi da quello di partenza, non per questo il primo "scopritore" sarebbe in grado di essere più competente in tutti gli applicativi diversi.

  4. #14
    Consiglio Direttivo L'avatar di ulisse
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    Predefinito Re: Le posizioni ''italiane'' in riferimento al negazionismo climatico

    Quote Originariamente inviato da Angelo Visualizza il messaggio
    Un conto è avere la base teorica per comprendere, che certamente non manca a nessuno delle persone citate, altro conto è effettivamente mettersi lì e studiare l'argomento.
    Se ti occupi di altro, come diavolo fai ad essere autorevole? Non è che avere basi super extra solide ti dia la possibilità di saperne più di tutti in qualunque campo.
    Come se chi pubblica sul GW avesse la terza media....
    Infine il tuo esempio altro non fa che certificare l'assoluta bontà del lavoro dell' IPCC. Ripeto, la scienza è ricerca della verità, non certezze a buon mercato.
    E poi è ovvio che le scoperte fatte in un campo trovino applicativi in campi diversi da quello di partenza, non per questo il primo "scopritore" sarebbe in grado di essere più competente in tutti gli applicativi diversi.
    Non pubblicherò Roger

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  5. #15
    Consiglio direttivo L'avatar di Wetter_Sergy
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    Predefinito Re: Le posizioni ''italiane'' in riferimento al negazionismo climatico

    In ogni caso Angelino una pubblicazione di spessore scientifico la pubblicammo assieme, una quindicina di anni or sono, su questo forum, quando dimostrammo la correlazione positiva che esiste tra cicli delle macchie solari e temperatura media terrestre. Vorrei che come facemmo noi al tempo questi scienziati argomentassero, dati alla mano, le loro affermazioni. Se fossero convincenti sarei disposto qnch a dar loro credito. Così no!

  6. #16
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    Predefinito Re: Le posizioni ''italiane'' in riferimento al negazionismo climatico

    Dimostrammo anche come, a partire dagli anni 80, una forzante esterna(chissà quale...prof. Prodi?) è entrata dirompente a scombinare questo ciclo sincronizzato, rendendo del tutto acorrelato ora l'andamento termico medio globale ed i cicli delle macchie solari (che a loro volta rappresentano con buona approssimazione l'intensità dell'attività solare). Chi afferma il contrario porti prove e, se convincenti, mi ricredero'. Altrimenti abbia la decenza di non parlare. Peraltro anche lo scempio in corso sui ghiacciai alpini, con esclalation sempre crescenti di fusioni e regressioni delle fronti (che spesso sconfinano nel disfacimento) raccontano questa storia preoccupante.

  7. #17
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    Predefinito Re: Le posizioni ''italiane'' in riferimento al negazionismo climatico

    Quote Originariamente inviato da Wetter_Sergy Visualizza il messaggio
    In ogni caso Angelino una pubblicazione di spessore scientifico la pubblicammo assieme, una quindicina di anni or sono, su questo forum, quando dimostrammo la correlazione positiva che esiste tra cicli delle macchie solari e temperatura media terrestre. Vorrei che come facemmo noi al tempo questi scienziati argomentassero, dati alla mano, le loro affermazioni. Se fossero convincenti sarei disposto qnch a dar loro credito. Così no!
    Eh già, mi ricordo eccome! Non certo chissà che, ma insomma, il nostro piccolissimo contributo l'abbiamo dato.

  8. #18
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    Predefinito Re: Le posizioni ''italiane'' in riferimento al negazionismo climatico

    Quote Originariamente inviato da Massimo M. Visualizza il messaggio
    Lasciando perdere Greta e i giovani che marciano, l’attuale clima che alimenta il movimento lo definirei così:
    Dottrina e prassi politica fondata sulla violenta e indiscriminata affermazione di motivi CLIMATICI, sulla presunta loro adeguatezza a superare e armonizzare i conflitti economici, politici e sociali, e sull’imposizione del principio gerarchico a tutti i livelli della vita GLOBALE” …. TRECCANI MODIFICATO
    Ora a me preoccupa molto un clima di puro panico che non da soluzioni ma che sembra finalizzato a indurre ad affidarci ad organismi sovranazionali che sfuggono ai principi democratici. A livello mass-mediatico i temi climatici trovano il 99% del favore per cui non vedo la necessità del linciaggio violento dei pochi contrari pubblicati. Prodi francamente è di modesto spessore ma Zichichi e il suo gruppo che deriva dalla scuola di Majorana hanno fatto scoperte che salveranno il mondo dalla miseria. Tra qualche decennio si arriverà alla fusione grazie a loro.
    Riporto da Andrea Costantini
    Il 31 dicembre 1997 avevo da poco compiuto 10 anni, ma sapevo già leggere (beh, ci mancherebbe altro, direte voi!!!). Qualche tempo dopo questa data di lancio "ufficiale", ricevetti in prestito la magistrale opera "Il tempo in montagna. Manuale di meteorologia alpina" di Giovanni Kappenberger e Jochen Kerkmann. Mi ricordo bene le figure, la didattica, le spiegazioni, gli esempi. Ma non ricordavo cosa ci fosse scritto a pagina 2, ovvero all'inizio di tutto; non potevo certo capire il significato di quelle parole (frutto di studi ancora precedenti e datati 1991) e soprattutto devo essermi detto che no, il freddo sarebbe presto tornato, avremmo avuto molta neve d'inverno e potevo stare tranquillo. Che si sbagliavano. Oggi, quasi 22 anni dopo, ho riletto questo testo e desidero condividerlo con voi. Specie alla luce di quel che vedo intorno, del "non è colpa nostra", delle discussioni, provocazioni, ignoranza e menefreghismo su un tema di estrema attualità ed importanza, per tutti e per il nostro futuro.
    A titolo di curiosità, pongo in comparazione il grafico di concentrazione di CO2 media annuale misurato al Manua Loa (Hawaii) e pubblicato sul libro con quello più recente disponibile dal NOAA. Per diletto, fate attenzione ai valori delle ordinate... e buon divertimento!
    PS: intanto a Roma si "impicca" Greta Thunberg. Tutto ok.
    anidride carbonica 1.jpg

    anidride carbonica 2.jpg

    anidride carbonica 3.jpg

    anidride carbonica 4.jpg

  9. #19
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    Predefinito Re: Le posizioni ''italiane'' in riferimento al negazionismo climatico

    secondo me chi pone la pregiudiziale ideologica sulle motivazioni del movimento, sono negazionisti, anti-green ed anti-rinnovabili....ripeto il messaggio di Greta: ''"Non ascoltate me, ma la scienza''
    Ultima modifica di Marco C.; 09-10-2019 a 16:07

  10. #20
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    Predefinito Re: Le posizioni ''italiane'' in riferimento al negazionismo climatico

    Quote Originariamente inviato da Angelo Visualizza il messaggio
    Un conto è avere la base teorica per comprendere, che certamente non manca a nessuno delle persone citate, altro conto è effettivamente mettersi lì e studiare l'argomento.
    Se ti occupi di altro, come diavolo fai ad essere autorevole? Non è che avere basi super extra solide ti dia la possibilità di saperne più di tutti in qualunque campo.
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    Infine il tuo esempio altro non fa che certificare l'assoluta bontà del lavoro dell' IPCC. Ripeto, la scienza è ricerca della verità, non certezze a buon mercato.
    E poi è ovvio che le scoperte fatte in un campo trovino applicativi in campi diversi da quello di partenza, non per questo il primo "scopritore" sarebbe in grado di essere più competente in tutti gli applicativi diversi.
    Tra le certezze di Greta ed i dubbi di Zichichi credo siano più autorevoli i dubbi del secondo. Zichichi è un uomo di scienza che vive nel mondo scientifico. Basta leggere il suo curriculum per capire che è un uomo che ha relazioni con il top del mondo scientifico (http://www.ccsem.infn.it/em/zichichi/short_bio_it.html). Le sue critiche alla teoria AGW sono datate per cui avrà certamente avuto tempo per confrontarsi con chi nel mondo scientifico si interessa del clima.

    Per quanto riguarda l'IPCC mi ero già espresso. Non si tratta di un'associazione di scienziati ma di un ente di promozione di alcune posizioni scientifiche relative ai cambiamenti climatici. Questo ente non rappresenta la scienza ma, attraverso “sue” valutazioni, si propone di determinare lo stato di conoscenza dei cambiamenti climatici.
    Through its assessments, the IPCC determines the state of knowledge on climate change. It identifies where there is agreement in the scientific community on topics related to climate change, and where further research is needed. The reports are drafted and reviewed in several stages, thus guaranteeing objectivity and transparency. The IPCC does not conduct its own research."

    Questo è il riepilogo nei rapporti IPCC dei forcing antropici e naturali (essenzialmente solo il sole) già discusso su questo forum

    Ora non ho mai compreso con quali sue valutazioni venga dato un forcing solare tra 0 e 0.1 w/m2 quando in realtà l’inviluppo del TSI nei vari studi è compreso tra 0.1 e 6 W/m2. Poiché il TSI va spalmato sulla superfice terrestre la forbice nel forcing radiativo stimato varia tra 0.025 e 1.5 W/m2. Quindi leggendo di notte articoli scientifici ho dedotto che i rapporti IPCC non rappresentano la scienza allargata ma ristretta….
    non dire gatto se non ce l'hai nel sacco

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