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Discussione: Relazioni VPT-VPS, onde planetarie e Rossby breaking wave

  1. #21
    Consiglio direttivo L'avatar di Angelo
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    Predefinito Re: Relazioni VPT-VPS, onde planetarie e Rossby breaking wave

    Probabilmente fino all'ultimo non sarà chiaro se sarà split o meno, non mi stupirei se fosse una situazione ibrida non ben definita.
    Più importante sarà vedere la propagazione verso il basso, se avvererà (diamo per buono di si ad oggi) e con che velocità.
    Questa iniezione di vorticità negativa, cioè moto anticiclonico, oltre il circolo polare artico andrà chiaramente ad interagire con la situazione pre esistente in troposfera. Questa interazione ad oggi è impossibile da prevedere, si può andare dallo stravolgimento del quadro emisferico, alla semplice enfatizzazione di quello che già c'era. Le sfumature sono infinite e ad oggi non prevedibili.
    Tutto ciò premesso, meglio averlo che non averlo lo split

    In linea generale, il setting è già di un VPT debole, motivo per cui non mi aspetto chissà quale cambio di circolazione, spero solo che nel corso del mese di Gennaio, probabilmente secondi 15 giorni, ci sia un contributo più continentale e meno marittimo, in soldoni che finisca questo Autunno freddo ed inizi l'Inverno.
    Penso anche che in Febbraio avremo un rialzo della NAO e condizioni più stabili e miti, mi riesce difficile pensare a VPS debole a oltranza. Non dico che a Febbraio avremo un ESE cold, ma se dovessi puntare un euro per un superamento di una soglia a Febbraio, lo punterei sul +1.5 e non sul -3.

  2. #22
    Consiglio direttivo L'avatar di Massimiliano
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    Predefinito Re: Relazioni VPT-VPS, onde planetarie e Rossby breaking wave

    Quote Originariamente inviato da Angelo Visualizza il messaggio
    Probabilmente fino all'ultimo non sarà chiaro se sarà split o meno, non mi stupirei se fosse una situazione ibrida non ben definita.
    Più importante sarà vedere la propagazione verso il basso, se avvererà (diamo per buono di si ad oggi) e con che velocità.
    Questa iniezione di vorticità negativa, cioè moto anticiclonico, oltre il circolo polare artico andrà chiaramente ad interagire con la situazione pre esistente in troposfera. Questa interazione ad oggi è impossibile da prevedere, si può andare dallo stravolgimento del quadro emisferico, alla semplice enfatizzazione di quello che già c'era. Le sfumature sono infinite e ad oggi non prevedibili.
    Tutto ciò premesso, meglio averlo che non averlo lo split

    In linea generale, il setting è già di un VPT debole, motivo per cui non mi aspetto chissà quale cambio di circolazione, spero solo che nel corso del mese di Gennaio, probabilmente secondi 15 giorni, ci sia un contributo più continentale e meno marittimo, in soldoni che finisca questo Autunno freddo ed inizi l'Inverno.
    Penso anche che in Febbraio avremo un rialzo della NAO e condizioni più stabili e miti, mi riesce difficile pensare a VPS debole a oltranza. Non dico che a Febbraio avremo un ESE cold, ma se dovessi puntare un euro per un superamento di una soglia a Febbraio, lo punterei sul +1.5 e non sul -3.
    Quoto tutto ed in parole povere o qualche minima decente di un inverno la vediamo dopo metà mese oppure ci attacchiamo al tram anche in questo inverno...
    ha sempre fatto caldo e ne farà di più!

  3. #23
    Consiglio direttivo L'avatar di Angelo
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    Predefinito Re: Relazioni VPT-VPS, onde planetarie e Rossby breaking wave

    Quote Originariamente inviato da Massimiliano Visualizza il messaggio
    Quoto tutto ed in parole povere o qualche minima decente di un inverno la vediamo dopo metà mese oppure ci attacchiamo al tram anche in questo inverno...
    Beh nessuno ha la sfera di cristallo, dire come sarà Febbraio è impossibile, però si, se vogliamo fare qualche minima decente dobbiamo puntare tutto sulla seconda metà del mese, perchè del Febbrar non v'è certezza
    Cmq sia, resta il fatto che a Verona non nevica con l'artica marittima se prima non c'è cuscino.

  4. #24
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    Predefinito Re: Relazioni VPT-VPS, onde planetarie e Rossby breaking wave


  5. #25
    Socio Estremo Meteo4 L'avatar di Massimo M.
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    Predefinito Re: Relazioni VPT-VPS, onde planetarie e Rossby breaking wave

    La Nina favorisce la MJO nelle fasi 7 e 4 (https://agupubs.onlinelibrary.wiley....9/2019GL084683)

    Lo schema MJO con Nina è riportato nell'ultima figura in basso a dx.



    Questa è la previsione della MJO di oggi



    Dopo essere stata a lungo esaltata nella fase 7 rientra nel cerchio e riparte nella 4.E' quindi evidente che la Nina sta dettando legge sulla mjo.

    Dai precedenti post riportati nella discussione dovrebbe essere chiaro che la MJO plasma la Rossby del getto polare definendo con un arco la posizione dei promontori di HP e delle LP.

    Una MJO bloccata comporta una circolazione bloccata o ripetitiva..
    non dire gatto se non ce l'hai nel sacco

  6. #26
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    Predefinito Re: Relazioni VPT-VPS, onde planetarie e Rossby breaking wave

    Quote Originariamente inviato da Massimo M. Visualizza il messaggio
    La Nina favorisce la MJO nelle fasi 7 e 4 (https://agupubs.onlinelibrary.wiley....9/2019GL084683)

    Lo schema MJO con Nina è riportato nell'ultima figura in basso a dx.



    Questa è la previsione della MJO di oggi



    Dopo essere stata a lungo esaltata nella fase 7 rientra nel cerchio e riparte nella 4.E' quindi evidente che la Nina sta dettando legge sulla mjo.

    Dai precedenti post riportati nella discussione dovrebbe essere chiaro che la MJO plasma la Rossby del getto polare definendo con un arco la posizione dei promontori di HP e delle LP.

    Una MJO bloccata comporta una circolazione bloccata o ripetitiva..

    I getti in tropopausa oltre a ricevere energia dalla convezione delle basse latitudini oceaniche e da tutta la convezione troposferica specie delle zone equatoriali , dipendono anche dall'interazione con lo strato d'ozono e dalla sua sua posizione in ozonosfera, il che varia chimicamente la tropopausa e ne modifica il gradiente.
    Giacché, sicuri che la variabilità circolatoria e di distribuzione in evoluzione della massa atmosferica nel macro areale euro atlantico dipenda solamente dalla variabilità calorifica del pacifico equatoriale ?
    Non siamo le Americhe, siamo l'europa.
    L'oceano di riferimento è il nord atlantico per noi, ogni variazione in seno al variare delle sst e a disposizione delle anomalie determinano per effetto il tempo atmosferico sul continente marittimo 😉
    Liquidare la circolazione su larga scala con la varietà convettiva equatoriale pacifica a mio parere, fa parte di una visione parziale del sistema.
    La "farfalla che non smette mai di sbattere le ali" docet...

  7. #27
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    Predefinito Re: Relazioni VPT-VPS, onde planetarie e Rossby breaking wave

    Quote Originariamente inviato da gianni Visualizza il messaggio
    I getti in tropopausa oltre a ricevere energia dalla convezione delle basse latitudini oceaniche e da tutta la convezione troposferica specie delle zone equatoriali , dipendono anche dall'interazione con lo strato d'ozono e dalla sua sua posizione in ozonosfera, il che varia chimicamente la tropopausa e ne modifica il gradiente.
    L'ozono si trova in bassa e media stratosfera. Le onde di Rossby sono onde gravitazionali che, come l'onda causata dall'eruzione del vulcano Tonga, si muovono sull'interfaccia della tropopausa e quindi in un ambiente dove la concentrazione di ozono è residuale.

    Per quel poco che ho imparato è il breaking wave della Rossby che influenza la presenza di ozono alle medie latitudini e non il viceversa, in quanto la rottura dell'onda rappresenta il principale motore della circolazione di Brewer-Dobson. L'ozono più che influenzare la Rossby rappresenta la traccia dove si manifesta il breaking wave. Elevate concentrazioni di ozono in un'area alle medie latidudini significa che in quella zona è attivo e forte il breaking wave.

    Se hai qualche articolo che spiega l'influenza dell'ozono sulla Rossby sono sempre ben disposto a studiare

    Quote Originariamente inviato da gianni Visualizza il messaggio
    Giacché, sicuri che la variabilità circolatoria e di distribuzione in evoluzione della massa atmosferica nel macro areale euro atlantico dipenda solamente dalla variabilità calorifica del pacifico equatoriale ?
    Non siamo le Americhe, siamo l'europa.
    La domanda di bussy75 era "il perché del persistere,anche in maniera logorroica...di questi pattern". La mia risposta è "il principale elemento sospetto di colpevolezza". Quindi parlo di principale non unico... L'articolo che ho postato si intitola "ENSO Modulation of MJO Teleconnections to the North Atlantic and Europe".

    La convenzione pacifica produce una successione di zone di convergenza e divergenza secondo lo schema



    Il blocco della convezione produce di fatto un blocco dell'ondulazione indotta nel polar jet stream. Quindi per me il persistere del presente regime climatico è dovuto a ciò.
    Ultima modifica di Massimo M.; 27-01-2022 a 19:58
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  8. #28
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    Predefinito Re: Relazioni VPT-VPS, onde planetarie e Rossby breaking wave

    Ora che la MJO molla la fase 7 e si porta in fase 4, si apre la speranza di una modifica del regime climatico nel mediterraneo centrale. In tal senso le emissioni odierne sia di GFS che ECW fanno sperare ad uno sblocco atlantico
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  9. #29
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    Predefinito Re: Relazioni VPT-VPS, onde planetarie e Rossby breaking wave

    Quote Originariamente inviato da Massimo M. Visualizza il messaggio
    L'ozono si trova in bassa e media stratosfera. Le onde di Rossby sono onde gravitazionali che, come l'onda causata dall'eruzione del vulcano Tonga, si muovono sull'interfaccia della tropopausa e quindi in un ambiente dove la concentrazione di ozono è residuale.

    Per quel poco che ho imparato è il breaking wave della Rossby che influenza la presenza di ozono alle medie latitudini e non il viceversa, in quanto la rottura dell'onda rappresenta il principale motore della circolazione di Brewer-Dobson. L'ozono più che influenzare la Rossby rappresenta la traccia dove si manifesta il breaking wave. Elevate concentrazioni di ozono in un'area alle medie latidudini significa che in quella zona è attivo e forte il breaking wave.

    Se hai qualche articolo che spiega l'influenza dell'ozono sulla Rossby sono sempre ben disposto a studiare


    La domanda di bussy75 era "il perché del persistere,anche in maniera logorroica...di questi pattern". La mia risposta è "il principale elemento sospetto di colpevolezza". Quindi parlo di principale non unico... L'articolo che ho postato si intitola "ENSO Modulation of MJO Teleconnections to the North Atlantic and Europe".

    La convenzione pacifica produce una successione di zone di convergenza e divergenza secondo lo schema



    Il blocco della convezione produce di fatto un blocco dell'ondulazione indotta nel polar jet stream. Quindi per me il persistere del presente regime climatico è dovuto a ciò.
    Buongiorno Massimo !

    Ti lascio i link riguardo ai studi sopra nominati

    https://www.geomar.de/en/news/articl...lexe-beziehung

    https://acp.copernicus.org/articles/20/14043/2020/

    https://link.springer.com/article/10...01433811050021

  10. #30
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    Predefinito Re: Relazioni VPT-VPS, onde planetarie e Rossby breaking wave

    Quote Originariamente inviato da gianni Visualizza il messaggio
    L'ozono agisce con un riscaldamento della stratosfera per assorbimento degli UV, nelle aree in cui ovviamente è presente radiazione solare. Una mancanza di ozono produce un raffreddamento dello stratosfera e un riscaldamento della bassa troposfera. Negli primi due interessanti articoli che hai riportato si studiano gli effetti climatici di lungo periodo nel SH. Cioè il jet stream del SH climaticamente si è spostato verso il polo a causa dello squilibrio radiativo.

    Nell’ultimo articolo si riporta come ho indicato gli effetti del jet stream sulle concentrazioni di ozono: “It is conjectured that the local ozone maximum and tropopause inversion layer may be associated with mixing processes in the layer where stratospheric and tropospheric circulation cells come into contact near the core of the subtropical jet stream.” Cioè I massimi di concentrazione di ozono si verificano nelle aree di breaking wave o surf zone. Questo perché la circolazione stratosferica di Brewer-Dobson viene ripresa con il frangere della Rossby che come un’onda marina cattura l’aria stratosferica e la riporta in troposfera. Nelle zone soggette ad alta frequenza e intensità del breaking wave converge il flusso stratosferico proveniente dalle zone equatoriali ricco di ozono.

    A livello climatico le variazioni di ozono su grandi aree (tipo SH) hanno un impatto sul bilancio radiativo e rappresentano degli elementi in grado di modificare la posizione climatica del jet stream.

    A livello meteorologico l’effetto dell’ozono è una forzante debole e comunque agisce solo dove è presente radiazione solare. La distribuzione attuale della concentrazione di ozono non è altro che la rappresentazione dello stato della circolazione di Brewer-Dobson.

    Guardando la mappa delle anomalie attuali di ozono possiamo anche fare delle considerazioni:



    • In area tropicale si nota un lieve deficit proprio nelle zone dove si è concentrata la MJO (fasi 6,7,8). Questo perché il flusso verticale che alimenta la circolazione di Brewer-Dobson è li e quindi l’ozono che si forma viene costantemente diluito da aria nuova che entra.

    • In area polare NH vi è una carenza . Questo è normale anche in relazione al fatto che quest’anno non ci sono stati particolari intrusioni d’onda nel core polare

    • Nella zona delle Azzorre c’è una concentrazione maggiore a testimonianza che l’onda planetaria atlantica W2 è stata vivace ma purtroppo bassa e quindi non intrusiva.

    • Tra Siberia e Alsaska c’è un’altra zona di concentrazione dovuta all’attività della W1. In questo caso è stata intrusiva.
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