Dall'arena
http://www.larena.it/ultima/oggi/provincia/Cac.htm
Barbara Bertasi
Scoperta una super esplosione stellare dal Baldo, base del Circolo astrofili veronesi (Cav). Entusiasta l’amministrazione che rilancia l’idea del planetario da affiancare al gettonato Osservatorio gestito a Novezzina proprio dal Cav; che torna a sollecitare la connessione Internet, ma anche riscaldamento e strada d’ accesso.
«Il 15 luglio, durante il conferimento delle onorificenze civiche, abbiamo avuto lo spunto per approfondire l’impegno dei vari assessori, in particolare del consigliere regionale Raffaele Bazzoni, per arrivare a completare col planetario la struttura astronomica avviata con la nascita dell’Osservatorio», annuncia il responsabile della consulta culturale comunale Eugenio Adamoli. «Il progetto è stato impostato dal Cav per conto del Comune che sta provvedendo a sistemare gli ultimi aspetti impiantistici e la rete Internet all’osservatorio», assicura.
Il direttore responsabile, Flavio Castellani, illustra la scoperta che Adamoli divulgherà con una serata ad hoc: «Gli eventi più importanti visibili in cielo sono annunciati dall’Unione astronomica internazionale dello Smithsonian Astrophysical Observatory negli Stati Uniti, che li pubblica su circolari, le Cbet (Central bureau electronic telegrams), cioè "telegrammi elettronici" che sono subito immessi su Internet e ricevuti da tutto il mondo scientifico», premette. «Il 13 luglio la circolare Cbet 999 ha pubblicato la nostra scoperta di un evento raro collegato a un corpo celeste chiamato "V919Sgr" (Sagittarii). Si tratta di una "variabile simbiotica", cioè un sistema formato da una stella "nana bianca", caldissima e piccolissima e da "una gigante rossa" enorme e fredda». «La "nana" ruba alla grande materiale che, cadendo, si surriscalda con esplosioni utili a capire i meccanismi che regolano la vita degli astri», spiega lo studioso. Sono eventi imprevedibili e rari: «Nell’esplosione la stella aumenta di luminosità virando dal rosso al blu come la V919Sgr ha iniziato a fare dal 18 maggio; a inizio di luglio, abbiamo capito che il fenomeno sarebbe stato spettacolare».
Così il Cav ha lavorato con Ulisse Munari e Alessandro Siviero dell’Osservatorio Astrofisico di Asiago, che la notte del 13 luglio hanno ripreso e confermato col più grande telescopio d’Italia (1,82 metri) l’evento annunciato dal Baldo. «Ora è tutto pubblicato sulla circolare 999», dice, ricordando come l’anno scorso il Cav abbia ripreso l’esplosione della Nova Rs Ophiuchi.
«Stiamo facendo conoscere al mondo l’osservatorio del Baldo». Sul planetario commenta: «Abbiamo redatto il progetto chiestoci dal Comune per trovare finanziamenti. Speriamo si risolvano intanto anche le urgenze dell’osservatorio. Internet ci è indispensabile per far conoscere i nostri dati e scoperte e per avvicinare gli studenti».
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