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Discussione: AGROMETEOROLOGIA: Il sole, la pioggia,...la vite

  1. #21
    Presidente L'avatar di Paolo
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    Grande Massimo!! L'agronomo di Meteo4!
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  2. #22
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    Quote Originariamente inviato da Massimo Colognola
    Siamo agli inizi dell'autunno e già per i vigneti delle nostre colline si notano i grappoli in avanzata fase di maturazione.Ma come è stata l'estate meteorologica per le nostre viti? Dopo un buon germogliamento dovuto a condizioni climatiche buone la vite ha avuto una battuta d'arresto a causa delle basse temperature di inizio giugno che hanno influito negativamente sulla fioritura determinando un'allegagione in talune zone scarsa.Il proseguo dell'estate è stato caratterizzato da una fase siccitosa a luglio che ha ulterirmente limato il peso dei grappoli soprattutto nella fascia collinare e dove non vi era la possibilità di intervenire con l'irrigazione.
    Agosto invece è stato caratterizzato da piogge abbondanti che hanno ingrossato gli acini ma hanno messo un vincolo sulla sanità delle uve.
    La grandine quest'anno fino ad ora ha risparmiato gran parte del territorio, colpendo (anche duramente) solo ristrette zone della Valpantena e in misura molto minore la Valpolicella.
    Le uve di Chardonnay e Pinot stanno per essere raccolte in questi giorni e stanno dimostrando qualità più che buone (in taluni casi nelle colline veronesi si arriva a gradazioni di 20 gradi babo)con quantità che si possono considerare "nelle medie".Le uve tardive (Soave, Valpolicella, Bardolini; Gambellara, Colli Euganei,ecc)stanno maturando in questi giorni, per un buon risultato qualitativi nonchè sanitario, sarebbe necessario un periodo anche prolungato di sole.L'uva in questo periodo esalta al massimo la maturazione con giornate serene e calde e con notti relativamente fresche. Sarebbe necessario quindi un periodo con elevate escursioni termiche, ecco perchè un "caldo...azzoriano" sarebbe da preferire a un "caldo africano", quest'ultimo infatti garantisce si' caldo di giorno ma l'escursione di notte è abbastanza ridotta e questo non permette una buona traslocazione degli zuccheri dalla foglia all'acino.
    In ogni caso entrambe le situazioni anticicloniche menzionate favoriscono l'assenza di pioggie il che è positivo per evitare marciumi (botritis) che intaccherebbero la qualità futura del vino.
    Personalmente credo che quest'anno sarà un'annata non eccezionalmente abbondante, ma qualitativamente penso sia ottima, specialmente per la produzione dei vini da pregio (recioti e Amaroni).


    Grande grande grande!!

    Direi che devono finire sul sito!
    - Luca -
    Vivo in una terra che non conosce i disagi portati dalla neve

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