Salve a tutti!
Con questo thread volevo porre in risalto un semplicissimo, banalissimo... quasi trascurabile e poco visibile fenomeno meteorologico presente in questo nevosissimo periodo in alcuni siti delle prealpi venete: ovvero il fenomeno delle "uova di neve". :p
Preciso non si tratta di un termine universalmente accettato in ambito meteorologico, ma é un qualcosa di esistente e non diffuso... direi assimilabile alla forma di un ellissoide di rotazione... di un uovo, appunto.
Di cosa sto parlando? Degli accumuli di neve fresca e trasformata, semipermanenti, sulla sommità di alcuni alberi (larici, abeti ecc) presenti nella nostra fascia prealpina, accumuli di neve che, a differenza dei frequentissimi volumi di neve su alberi che vengono scaricati al suolo poco dopo una nevicata, permangono sino alla successiva nevicata, accumulandosi su quelli sottostanti.
Et voilà: accumulo dopo accumulo a fine stagione si ha l'uovo di neve.
Tre foto (di 3 distinte "uova") scattate ieri, a titolo di esempio, lungo il percorso di fondo tra Malga Moline e Pra Campofilone.
Condizioni ipotizzate per la loro formazione: l'albero "d'appoggio" non deve essere un albero particolarmente esposto a raggi solari e vento... anzi, dev'essere un albero significativamente protetto da altri alberi più alti.
In tal modo la neve va a depositarsi diritta sull'albero e i pochi raggi solari che la raggiungono non la fondono totalmente, non la fanno "scivolare" verso il basso, ed il vento eventualmente presente durante le prp non va (data la pos riparata dell'albero) a creare accumuli assimmetrici minanti la stabilità del futuro "uovo".
Oltretutto, per la formazione dell'uovo di neve, sono necessarie un discreto numero di nevicate, non troppo distanti tra loro come intervallo temporale di separazione, talune delle quali caratterizzate possibilmente da neve "coesiva" ovvero cadente a T prossime o leggerm superiori a 0°C.
Cosa che é accaduta quest'anno, chiaramente.
Perché le uova riportate in foto sono "ricamate" in alto dalla neve della settimana scorsa... ma al 60-70% le ho trovate ben stratificate e quindi composte dalla neve caduta in varie nevicate di quest'inverno.
Qualcosa mi fa pensare che la base di queste "uova" sia composta dalla neve caduta nella prima metà di dicembre 2008.
Ah... ipotesi assai rigorose anche sulla rigidezza sommitale dell'albero ospitante l'uovo... e non confondiamo gli accumuli di neve di 1 sola nevicata con le uova di neve, generate dall'accumulo di più nevicate: nella seconda foto, difatti, tutti gli alberi sono scarichi dalla neve... tranne quello con l'"uovo".
Ciao!
Davide Rosa
ps: a chi, non iscritto a questo forum, si domanderà con insistenza il perché vado a scrivere in quel forum piuttosto che in questo o in quell'altro.. consiglio solo una approfondita visione delle foto di questo thread, disinquinandosi da quesiti PERFETTAMENTE INUTILI e generanti esclusivamente CHIARE PERDITE DI TEMPO. ;ammic:: ;ammic::
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