Queste le zone notoriamente più fredde allo sbocco della Val di Mezzane , Val di Marcellise, e ancora Val d'Illasi per mia esperienza..
Queste le zone notoriamente più fredde allo sbocco della Val di Mezzane , Val di Marcellise, e ancora Val d'Illasi per mia esperienza..
Siamo una fluttuazione quantica del nulla, ma non ce ne dobbiamo vergognare.
Caldiero (Vr) Pedemontana Est Verona
Grande FLAVIO!!
Operazione che ho fatto centinaia di volte anch'io ma accontentandomi del termometro della macchina.
Per curiosità, la sonda esterna l'hai messa davanti allo specchietto retrovisore?
eccezionale come sempre Flavio! le variazioni termiche si possono apprezzare facendo una semplice passeggiata qui a Soave. Nelle sere d'estate parto da casa con sensazione di caldo e arrivo dopo 500 metri alla piana del Burgan che ci vuole il maglioncino!
per quanto rileva Massimo sulla pianificazione urbanistica la zonizzazione microclimatica sarebbe un aspetto da tenere in estrema considerazione in un'ottica di "risparmio energetico" a media scala...la realtà è che non tengono neanche conto degli aspetti ben più immediati tipo quelli idrogeologici figuriamoci del microclima, anche perchè in ambito pianificatorio territoriale "l'esperto in materia climatica" è figura non contemplata e gli inquadramenti climatici sono svolti con le modalità con cui veniva descritto il clima nei sussidiari delle scuole medie.
C'è da dire che non ci vuole molto: casa in collina ok, casa in una busa non ok. Tralasciando malattie gravi come il freddofilismo , chi vorrebbe vivere in un posto più umido, più freddo d'inverno e più caldo d'estate quando, 200m più in là, hai un posto più asciutto, più ventilato, più fresco d'estate e più tiepido d'inverno?
Più che altro penso sia l'attrito dell'aria ...
Inviato dal mio VF-795 utilizzando Tapatalk
Siamo una fluttuazione quantica del nulla, ma non ce ne dobbiamo vergognare.
Caldiero (Vr) Pedemontana Est Verona
Solo che in questo caso l'attrito anziché generare uno riscaldamento della sonda e quindi far aumentare la temperatura segnalata, fa esattamente l'incontrario e indica una temperatura di 1/1.5°C PIU' FREDDA RISPETTO AL REALE.
Per sovrastima intendevo questo, giusto per capirci bene Angelo.
Credo sia una caratteristica e un limite di questo tipo di strumento (anche i precedenti che usavo avevano lo stesso problema).
Ripeto, l'importante è "misurare" mentre si viaggia a velocità costante, perché appena si rallenta troppo o ci si ferma entra in gioco il calore generato dal motore e la fuoriuscita dell'aria calda dall'interno dell'abitacolo attraverso lo spiffero del finestrino.
I 40 km/ora mi sembrano il giusto compromesso, ti permettono di muoverti bene e misurare quasi in real time diversi siti , anche in vallate vicine..
Siamo una fluttuazione quantica del nulla, ma non ce ne dobbiamo vergognare.
Caldiero (Vr) Pedemontana Est Verona
Non ho capito il ragionamento sull' attrito ma credo che l'attrito non sia in grado di generare il minimo riscaldamento/raffreddamento.
Semmai Flavio a quell'altezza ed a bassa velocità ci potrebbe essere un sollevamento di aria più o meno laminare dagli strati più bassi e più freddi.
Ultima modifica di Massimo M.; 22-01-2016 a 19:46
non dire gatto se non ce l'hai nel sacco
La morfologia del territorio, il suo uso e l'urbanizzazione incidono sulle temperature del suolo o dei primi strati dell' atmosfera.
L'aria fredda si comporta quasi come un liquido e scendendo nelle valli occupa le depressioni. Ma il flusso deve rimanere laminare altrimenti la turbolenza crea rimescolamento. Le vallate più grandi sono quelle in cui il flusso catabatico é più intenso e maggiore é quindi il rischio di rimescolamento.
Se guardiamo le nostre zone negli ultimi decenni ci sono state modificazioni antropiche in grado di modificare la stratificazione locale.
I centri abitati mostrano un effetto isola di calore da un lato e interagiscono con la brezza dall' altro. Accade quindi che nelle vallate a monte dei centri abitati si registra un rallentamento della brezza mentre nel centro abitato si forma turbolenza che rimescola.
Le infrastrutture creano invece barriere in grado di formare dei bacini di aria fredda. Dalle nostre parti questi elementi sono rappresentati dalla linea ferroviaria dal rilevato dell' autostrada o dagli argini dei fiumi .
Anche le colture agricole modificano la risposta termica del suolo e interagiscono con le brezze.
Una cinquantina di anni fa le vallate erano coltivate a seminativo e cereali oggi quasi esclusivamente a vigneto.
I filari alberati molto diffusi sono stati rimossi.
Anche le serre formano delle superfici più calde.
Nella pedemontana veronese le temperature al suolo sono aumentate più per la modifica del suolo piuttosto che per la CO2
non dire gatto se non ce l'hai nel sacco
Segnalibri