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Discussione: Est veronese: il fascino dell'inversione

  1. #1
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    Predefinito Est veronese: il fascino dell'inversione

    Ragazzi, se volete divertirvi un po’, e trovare magari un diversivo alle solite serate passate in casa a controllare i dati del vostro orticello.

    Basta munirsi di un termometro con sonda come questo e bloccarlo esternamente al finestrino dell’auto (la sonda).



    Il mio, pur non essendo naturalmente a norma, da fermo da valori molto allineati a quelli di una capannina schermata; già testato e confrontato in dolina.
    Ho calcolato che fissandolo al finestrino dell’auto e viaggiando ad una velocità costante non superiore ai 40 km/h, in mancanza di vento, sovrastima la temperatura di circa 1/ 1,5°C. Ma tenendo sempre la stessa velocità (Importante!!) , l’errore è sempre uguale perciò..

    I valori sono allineati con quelli del sensore auto, ma la risposta è immediata e qui sta la differenza!!.

    Se noi passiamo con l’auto ad una certa velocità all’interno di una conca chiusa la cui temperatura è ad esempio circa 10°C inferiore a quella esterna e ne usciamo dopo qualche minuto, il sensore auto registra un calo di soli 3/4 °C MAX!!. Qualcuno penserà di essere Indiana Jones girando con l’auto in campagna e guardando il sensore della stessa, in realtà si perde quasi tutto il bello.
    Soprattutto nella prima parte della notte, quando ancora il cuscinetto freddo è in formazione e magari disturbato, come succede ad esempio in questi giorni , allo sbocco di una lunga valle come la Val d’Illasi, nei luoghi un po’ riparati, si formano delle sacche fredde con valori di temperatura che si discostano anche di 5-6°C in poche centinaia di metri. Ed è impossibile misurarle se non col sistema che ho adottato. A volte si rimane veramente sbalorditi e io stesso all’inizio non ci credevo..
    Nella seconda parte della notte le brezze (specie se catabatiche) in genere si placano e il cuscinetto freddo prende spessore, di conseguenza le temperature minime tendono un po’ ad allinearsi.
    Questa era la situazione alle ore 23 circa di ieri sera 20 gennaio allo sbocco della Val d’Illasi, ancora interessata da una debole brezza catabatica, ma con alcune sacche fredde importanti già formate sulla sx idrografica della stessa, e allo sbocco della più chiusa Val Tramigna. Si noti anche la zona molto fredda di località “Fornello”, riparata a nord e ovest dai contrafforti lessinici e a sud in parte dall’argine dell’autostrada e dal Monte Bissone.

    Siamo una fluttuazione quantica del nulla, ma non ce ne dobbiamo vergognare.

    Caldiero (Vr) Pedemontana Est Verona

  2. #2
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    Predefinito Re: Est veronese: il fascino dell'inversione

    Le misurazioni non sono naturalmente in simultanea ma raccolte in 50 minuti di tour (dalle 22.45 alle 23.35 circa)
    Siamo una fluttuazione quantica del nulla, ma non ce ne dobbiamo vergognare.

    Caldiero (Vr) Pedemontana Est Verona

  3. #3
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    Predefinito Re: Est veronese: il fascino dell'inversione

    Seconda parte: tour nel polo del freddo: la bassa Val d'Alpone con epicentro Sarmazza: ore 23.15


    Notate il calo incredibile mentre si percorre via Santa Croce da Monteforte verso Sarmazza..
    Siamo una fluttuazione quantica del nulla, ma non ce ne dobbiamo vergognare.

    Caldiero (Vr) Pedemontana Est Verona

  4. #4
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    Predefinito Re: Est veronese: il fascino dell'inversione

    Gran lavoro Flavio
    non dire gatto se non ce l'hai nel sacco

  5. #5
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    Predefinito Re: Est veronese: il fascino dell'inversione

    Complimenti Flavio, bella analisi, anch'io apprezzo la registrazione istantanea delle variazioni di temperatura delle sondine esterne fissate al finestrino dell'auto. Ne ho più di una parlante, cosicché ogni tanto riesco a sentire i dati e a fornirli a mio fratello che invece è alla guida dell'auto.
    storico dei miei dati su
    www.marcometeocerea.altervista.org

  6. #6
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    Predefinito Re: Est veronese: il fascino dell'inversione

    Sei un grande!

  7. #7
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    Predefinito Re: Est veronese: il fascino dell'inversione

    Una volta se ti va fai un giro alle ferrazze, son molto curioso di sapere com'è la zona, secondo me ha grandi potenzialità

  8. #8
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    Predefinito Re: Est veronese: il fascino dell'inversione

    Come dicevo in altra sede sarebbe bello avere una mappa delle zone fredde.

    Immaginate se alla base della pianificazione urbanistica si tenesse conto anche delle caratteristiche microclimatiche.

    Quanti GigaWatt si risparmierebbero?

    Una casa a Sarmazza quanto consuma in più rispetto alla stessa casa a Caldiero?
    non dire gatto se non ce l'hai nel sacco

  9. #9
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    Predefinito Re: Est veronese: il fascino dell'inversione

    [QUOTE=zorro;317068]Una volta se ti va fai un giro alle ferrazze, son molto curioso di sapere com'è la zona, secondo me ha grandi potenzialità [/QUOTE

    Non l'ho mai monitorata perché la ritengo troppo umida per avere temperature record ma la prox volta un giretto lo faccio, forse già domani..
    Siamo una fluttuazione quantica del nulla, ma non ce ne dobbiamo vergognare.

    Caldiero (Vr) Pedemontana Est Verona

  10. #10
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    Predefinito Re: Est veronese: il fascino dell'inversione

    Quote Originariamente inviato da Massimo M. Visualizza il messaggio
    Come dicevo in altra sede sarebbe bello avere una mappa delle zone fredde.

    Immaginate se alla base della pianificazione urbanistica si tenesse conto anche delle caratteristiche microclimatiche.

    Quanti GigaWatt si risparmierebbero?

    Una casa a Sarmazza quanto consuma in più rispetto alla stessa casa a Caldiero?
    Ah, sicuro!
    Per quanto riguarda Caldiero, le temperature minime alte sono dovute a più fattori:
    1)Isola di calore
    2) Posizionato allo sbocco della Val d'Illasi e quindi soggetto talvolta all'influenza della brezza catabatica.
    3) Nonostante sia ad un'altitudine di circa 45 mt. s.l.m. si trova su uno zoccolo alluvionale inclinato verso valle; il freddo prodotto dall'irraggiamento, nella prima metà della notte defluisce nella sottostante zona demarcata dalle risorgive (Cimitero, Bagni, ecc) posta circa 10 metri più in basso. Una volta che il cuscinetto ha raggiunto lo spessore di una decina di metri, anche il centro paese, al netto dell'isola di calore, inizia a raffreddarsi.
    Siamo una fluttuazione quantica del nulla, ma non ce ne dobbiamo vergognare.

    Caldiero (Vr) Pedemontana Est Verona

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