Marco C.
22-10-2008, 18:32
Nonostante la distanza temporale sia ancora significativa e la previsione resa ancor più ostica dalla consueta incertezza che i modelli matematici nutrono verso questa particolare situazione meteorologica, siamo ormai al terzo giorno consecutivo che gli stessi sembrano orientarsi verso una fine del mese all'insegna di una sensibile diminuzione termica e forse anche un peggioramento dello stato del tempo con pioggie in pianura e neve sulle Prealpi oltre i 1000/1200 mt
Premetto che quello che sto scrivendo è da prendere a 6/8 giorni di distanza assolutamente con i piedi di piombo, poichè come accennavo le discese di aria artica marittima da N sono probabilmente assieme alle goccie retrograde da E, le configurazioni più difficili da prevedere anche nel breve o brevissimo termine dai modelli. Le prime perchè devono far conto con il rilievo alpino che fa sì che il loro ingresso sia possibile solo nel caso lo riescano ad aggirare scendendo sufficientemente a ovest e passando dalla valle del Rodano, per entrare successivamente in Italia dal mar ligure; le seconde invece per un discorso di circolazione atmosferica generale delle medie latitudini che non starò qui a spiegare perchè in questo caso non ci interessa.
Tornando a ciò che potrebbe succedere a metà della prossima settimana si evidenzia una significativa discesa di aria artica dal mare di Norvegia in grado dapprima di portare le prime nevicate della stagione a quote pianeggianti sulla Scandinavia.
Sempre verso mercoledì si rafforzerà in atlantico un anticiclone di blocco che potrebbe successivamente favorire questa discesa verso latitudini decisamente più meridionali.
Per il momento mi fermo qui ma ci tornerò su domani per avere nuove conferme
http://www.wetterzentrale.de/pics/Rtavn1441.png
Premetto che quello che sto scrivendo è da prendere a 6/8 giorni di distanza assolutamente con i piedi di piombo, poichè come accennavo le discese di aria artica marittima da N sono probabilmente assieme alle goccie retrograde da E, le configurazioni più difficili da prevedere anche nel breve o brevissimo termine dai modelli. Le prime perchè devono far conto con il rilievo alpino che fa sì che il loro ingresso sia possibile solo nel caso lo riescano ad aggirare scendendo sufficientemente a ovest e passando dalla valle del Rodano, per entrare successivamente in Italia dal mar ligure; le seconde invece per un discorso di circolazione atmosferica generale delle medie latitudini che non starò qui a spiegare perchè in questo caso non ci interessa.
Tornando a ciò che potrebbe succedere a metà della prossima settimana si evidenzia una significativa discesa di aria artica dal mare di Norvegia in grado dapprima di portare le prime nevicate della stagione a quote pianeggianti sulla Scandinavia.
Sempre verso mercoledì si rafforzerà in atlantico un anticiclone di blocco che potrebbe successivamente favorire questa discesa verso latitudini decisamente più meridionali.
Per il momento mi fermo qui ma ci tornerò su domani per avere nuove conferme
http://www.wetterzentrale.de/pics/Rtavn1441.png