Massimiliano
17-09-2009, 15:01
Molto spesso ci siamo trovati a discutere delle condizioni termiche.
Molto spesso ci troviamo davanti a dati che indiscutibilmente ci inducono a ragionare sul fatto che stiamo assitendendo ad una crescita media delle temperature anche nelle nostre zone.
Crescita ovviamente che non vede ancora picchi esagerati,ma che è continua e costante,tranne rare eccezioni (vedi anno 2005).
Naturalmente quando parliamo di dati di una singola stazione è bene sottolineare che essi possono non rappresentare una tendenza climatica generalizzata.
Questo perchè la stazione può avere avuto nel tempo effetti di urbanizzazione che influiscono sul dato finale molto più di eventuali "naturali" aumenti.
Dunque i dati per singola stazione vanno sempre presi con le molle.
Ma in tutti i casi,segnano inevitabilmente una tendenza.
Per anni,personalmente ho offerto dati termici,in particolare della mia stazione di Cadidavid,attiva dal 1985.
Una stazione ed una raccolta che supera storicamente tutti i siti dell'ARPAV e rimane dietro all'aeroporto,alla stazione di Bellavite e credo a poche altre amatoriali,se non nessuna,del veronese.
Detto questa ho pensato ora di rivolgere lo sguardo ad un'altra dimensione,non meno importante delle meteore e delle statistiche correlate.
Cioè la pluviometria.
Infatti se un parametro per capire eventuali cambiamenti di clima è senz'altro la termometria,un altro assai importante è inutile sottolinearlo è la pluviometria.
Lo sarebbe indubbiamente anche la pressione,ma facciamo una cosa alla volta e comunque non posseggo dati storici di pressione.
Ho deciso che cercherò di fare un lavoretto nei prossimi giorni.
Prenderò i miei dati divendoli in 2 segmenti.
E oltre a confrontare la piovosità e nevosità diretta,mese per mese e annuale,vedendo se vi sono stati cali tra le 2 componenti,ma soprattutto un dato spesso dimenticato,ma a mio modo di vedere assolutamente importante.
Cioè la frequenza.
Infatti la frequenza,cioè i giorni con pioggia,sono altissimamente importanti per capire il funzionamento del clima di una zona.
E' palese che se nel tempo si mantenesse costante la piovosità e calasse la frequenza,vuol dire che è piovuto lo stesso quantitativo in meno episodi.
Questo induce a pensare dunque ad un fenomeno riduttivamente definito come "tropicalizzazione" del clima.
Che poi insomma il termine è grosso e non vuol dire che abbiamo i tropici sotto casa,ma semplicemente che appunto le piogge tendono a raggrupparsi,magari in fenomeni brevi e violenti.
Anche eventualmente questo effetto,farebbe comunque parte del cambiamento climatico,legato all'aumento termico generale e ne sarebbe un ulteriore conferma o prova,almeno in un certo senso.
Poi come ripeto si tratta di una sola stazione ed il confronto è molto limitato.
Aggiungo che visto che posseggo anche i dati storici di Emilio Bellavite che iniziano dal 1948,farò lo stesso lavoro con essi.
In quel caso il risultato sarà ancora più probante.
Comunque qualunque esso sia,alla fine si tratterà di capire i motivi di eventuali cambiamenti climatici locali,se verranno effettivamente confermati o se invece nel tempo tutto sommato,almeno dal punto di vista pluviometrio le cose non sono mai cambiate.
Vi aggiornerò appena avrò qualche dato in mano.
:si:sorr:salut
Molto spesso ci troviamo davanti a dati che indiscutibilmente ci inducono a ragionare sul fatto che stiamo assitendendo ad una crescita media delle temperature anche nelle nostre zone.
Crescita ovviamente che non vede ancora picchi esagerati,ma che è continua e costante,tranne rare eccezioni (vedi anno 2005).
Naturalmente quando parliamo di dati di una singola stazione è bene sottolineare che essi possono non rappresentare una tendenza climatica generalizzata.
Questo perchè la stazione può avere avuto nel tempo effetti di urbanizzazione che influiscono sul dato finale molto più di eventuali "naturali" aumenti.
Dunque i dati per singola stazione vanno sempre presi con le molle.
Ma in tutti i casi,segnano inevitabilmente una tendenza.
Per anni,personalmente ho offerto dati termici,in particolare della mia stazione di Cadidavid,attiva dal 1985.
Una stazione ed una raccolta che supera storicamente tutti i siti dell'ARPAV e rimane dietro all'aeroporto,alla stazione di Bellavite e credo a poche altre amatoriali,se non nessuna,del veronese.
Detto questa ho pensato ora di rivolgere lo sguardo ad un'altra dimensione,non meno importante delle meteore e delle statistiche correlate.
Cioè la pluviometria.
Infatti se un parametro per capire eventuali cambiamenti di clima è senz'altro la termometria,un altro assai importante è inutile sottolinearlo è la pluviometria.
Lo sarebbe indubbiamente anche la pressione,ma facciamo una cosa alla volta e comunque non posseggo dati storici di pressione.
Ho deciso che cercherò di fare un lavoretto nei prossimi giorni.
Prenderò i miei dati divendoli in 2 segmenti.
E oltre a confrontare la piovosità e nevosità diretta,mese per mese e annuale,vedendo se vi sono stati cali tra le 2 componenti,ma soprattutto un dato spesso dimenticato,ma a mio modo di vedere assolutamente importante.
Cioè la frequenza.
Infatti la frequenza,cioè i giorni con pioggia,sono altissimamente importanti per capire il funzionamento del clima di una zona.
E' palese che se nel tempo si mantenesse costante la piovosità e calasse la frequenza,vuol dire che è piovuto lo stesso quantitativo in meno episodi.
Questo induce a pensare dunque ad un fenomeno riduttivamente definito come "tropicalizzazione" del clima.
Che poi insomma il termine è grosso e non vuol dire che abbiamo i tropici sotto casa,ma semplicemente che appunto le piogge tendono a raggrupparsi,magari in fenomeni brevi e violenti.
Anche eventualmente questo effetto,farebbe comunque parte del cambiamento climatico,legato all'aumento termico generale e ne sarebbe un ulteriore conferma o prova,almeno in un certo senso.
Poi come ripeto si tratta di una sola stazione ed il confronto è molto limitato.
Aggiungo che visto che posseggo anche i dati storici di Emilio Bellavite che iniziano dal 1948,farò lo stesso lavoro con essi.
In quel caso il risultato sarà ancora più probante.
Comunque qualunque esso sia,alla fine si tratterà di capire i motivi di eventuali cambiamenti climatici locali,se verranno effettivamente confermati o se invece nel tempo tutto sommato,almeno dal punto di vista pluviometrio le cose non sono mai cambiate.
Vi aggiornerò appena avrò qualche dato in mano.
:si:sorr:salut