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Visualizza la versione completa : Speranze e attese di un Generale…



andrea.corigliano
01-12-2006, 21:34
Superare l’autunno, quest’anno, è stato difficile. Il susseguirsi degli eventi meteorologici, infatti, ha nettamente privilegiato una dinamica atmosferica che è rimasta inalterata praticamente per tre mesi, ad eccezione della prima decade di novembre in cui l’unica sciabolata di aria fredda ha aperto (e subito chiuso) una breve parentesi invernale che ha interessato tutta la penisola; anche se i fenomeni nevosi, come solitamente accade con le irruzioni da nord, sono caduti fino a basse quote in modo particolare al Sud e sulle regioni centrali del versante adriatico. Nonostante tale evento sia durato solo pochi giorni, si è trattato comunque di un energico sussulto di puro stampo invernale che, andando decisamente controcorrente rispetto al comportamento globale della stagione, è rimasto mascherato da una media termica trimestrale che ben individua il comportamento complessivamente caldo dell’autunno appena trascorso ma che non ci dà la possibilità di indagare su eventi singoli come questo che, in sé, non meritano sicuramente di passare in secondo piano. Ma se è vero che quel che conta, alla fine, è un bilancio termico decisamente sopra media non solo in Italia ma anche in Europa, si fa presto a tirare in causa quella situazione barica tenace e persistente caratterizzata da una reiterata configurazione di alta pressione che è stata in grado, tra ottobre e novembre, di tenere lontano le perturbazioni e di non permettere un ricambio delle masse d’aria che limitasse, almeno, il surplus energetico che abbiamo all’attivo in questo inizio d’inverno. La persistenza della stessa situazione, come ho avuto modo di dire più volte, è sicuramente dovuta a quella forzante inerziale, più intensa rispetto al passato, che si oppone al regolare iter stagionale che avrebbe dovuto caratterizzare l’autunno mediterraneo ma che viene fortemente ostacolato da fasi di stallo che finiscono per ricoprire periodi lunghi e per contribuire, quindi, a inanellare anomalie su anomalie che, per qualche mese consecutivo, appaiono spesso unidirezionali.

Autunno difficile, come dicevo… Leggendo, infatti, i numerosi messaggi che avete postato in questi ultimi tre mesi mi sono imbattuto, molte volte, in discorsi che hanno lasciato trasparire molto bene il vostro stato d’animo che, proprio per la situazione appena descritta, può essere benissimo sintetizzato in una parola sola: rassegnazione. La continua ricerca di un segnale di cambiamento che riuscisse a perturbare la lunga fase stabile ha finito per lasciare il posto, lentamente, alla constatazione di un dato di fatto, e cioè che l’autunno, quest’anno, è rimasto solo sul calendario. Rassegnazione che si materializzava sempre più ogni giorno, quando i modelli vedevano profilarsi in lontananza un cambio di rotta che, troppe volte, rimaneva perennemente fisso allo stesso step temporale, senza mai avvicinarsi nel breve termine. In effetti, l’eccessiva azione stabilizzante di un anticiclone afro-mediterraneo ha sicuramente rivestito un ruolo preponderante nell’alterare il quadro climatico autunnale anche se la tendenza ad un continuo susseguirsi di fasi anomale rientra ormai nel comportamento più probabile adottato dal clima negli ultimi anni. È fin troppo chiaro, però, che non siamo ancora pronti ad accettare questo nuovo gioco di equilibri che l’atmosfera ha escogitato per attutire, probabilmente, quei colpi che potrebbero arrecare più danno rispetto a quanto non stia già facendo uno scambio meridiano di correnti sempre più frequente. E questo nostro rifiuto della nuova dinamica e delle nuove conseguenze che essa comporta è ben evidente proprio in quella ricerca di un segnale premonitore che abbia una forza e un’intensità tale da ribaltare una situazione statica troppo duratura e anche dannosa. Sembrerà paradossale, ma quella convinzione secondo cui… ”prima o poi qualcosa deve cambiare” sta lentamente, evento dopo evento, rientrando in una logica del nostro modo di pensare e di analizzare le stesse situazioni meteorologiche che si susseguono, che si ripropongono e che stiamo sperimentando proprio di recente, visto che le fasi in anomalia tendono ad allungare il proprio periodo di permanenza su una stessa regione.

Già… “qualcosa, prima o poi, deve cambiare”. O forse, però… sarebbe meglio dire… dovrebbe? La nostra certezza su un cambiamento del regime barico e termico nasce dalla nostra convinzione che è impossibile che il clima possa proseguire ad andare avanti sulla stessa strada per troppo tempo, addirittura per trimestri o quadrimestri. Ma siamo proprio sicuri di questo? La nostra convinzione è fondata? È lecito aspettarsi, ora, l’inizio di una fase più fredda che sia tale da riequilibrare il surplus termico lasciato in eredità dall’autunno 2006? Non possiamo saperlo… Possiamo solo fare delle ipotesi che lasciano il… tempo che trovano. E il tempo che troviamo lo conosciamo fin troppo bene ed è inutile girarci attorno. Per il momento ben venga allora il primo sussulto invernale a partire da mercoledì prossimo, anche se termicamente parlando non sarà nulla di eccezionale: avrà il merito, però, di toglierci di dosso quella monotonia a cui il tempo, nostra passione, ci ha condannato per ben tre mesi. Ora vorremmo, almeno, tornare a riaccendere la speranza e attendere che il Generale parta alla conquista dei territori che gli spettano di diritto.

Un saluto a tutti

Angelo
01-12-2006, 22:17
Ciao Andrea!! Tutto bene dalle tue parti?

Venedo al merito del tuo discorso, mi aspettavo un'analisi come al solito approfondita e non banale del tempo futuro o dell'autunno passato invece ho trovato molto di più: una lucida analisi sulla psiche del meteo appassionato. Beh complimenti vivissimi!!!

Io credo che sul lungo periodo vi sarà una certa compensazione a questo autunno ma mai "completa". Come i primi 15 giorni di Giugno ed Agosto non sono riusciti a bilanciare la seconda metà di Giugno e Luglio, tanto per intenderci. Alla fine questo gioco di rovesci della medaglia non riesce a portare l'equilibrio a noi consueto ma un nuovo equlibrio spostato verso il caldo, sicuramente, ma assai più sfuggente da identificare e definire, proprio perchè fatto di tesi ed antitesi assai distanti. In questi casi la sintesi è difficile da individuare.

Le supposizioni che si fanno sono svariate, si va dalla statistica (dopo 3 mesi sopra media e forse 4, il quinto è quasi impossibile che non sia sottomedia) alla dinamiche teleconnettive (qbo che passa in campo negativo) fino a quelle astronomiche (minimo solare undicennale) e temperature oceaniche costanti se non in calo (anzichè in salita)
Come si vede i motivi per ben sperare vi sono, non sono campati in aria, ma troppo ancora ci sfugge e l'imprevedibilità di questo autunno lo conferma.

Intanto, come giustamente hai fatto notare, prepariamoci ad un guasto pseudo invernale, direi più tardo autunnale, per metà della prossima settimana anche se le incognite sono ancora molte, prima tra tutte la spinta zonale che sembra favorire precoci cutoff mediterranei e non strutturate onde di Roosby e conseguenti onde di Bjerknes così indispensabili a portare ciclogenesi e precipitazioni copiose, necessarie quanto mai.

La mancanza di un vortice polore troposferico ben strutturato, infatti, non impedisce movimenti zonali veloci e duraturi alle alte latitudini e la perdurante configurazione a due onde emisferiche risonanti ne è la prova. Mi appare ostico spingere lo sguardo molto in là, per questa difficile iterazione tra flusso zonale alto e forcing di natura sub tropicale ma anche per le "mine vaganti" rappresentate da questi split del vortice polare.

steva
01-12-2006, 22:39
grandissimi ragazzi!!!

:apll :apll :apll

andrea.corigliano
01-12-2006, 23:12
Ciao Andrea!! Tutto bene dalle tue parti?

Venedo al merito del tuo discorso, mi aspettavo un'analisi come al solito approfondita e non banale del tempo futuro o dell'autunno passato invece ho trovato molto di più: una lucida analisi sulla psiche del meteo appassionato. Beh complimenti vivissimi!!!

Sì, sì, Angelo! Tutto bene... a parte un autunno più caldo della media di 1.4 °C. Questione d'abitudine... :canna
Quanto all'analisi sulla psiche... ogni tanto bisogna essere improntati all'incoraggiamento... :si

Per il resto, mi trovi in completa sintonia con il tuo discorso. Completamente d'accordo! oKKKK!

:salut

Angelo
01-12-2006, 23:16
Benissimo, non può che farmi piacere sentirti bene e in sintonia con me!! oKKKK!

Stavo giusto dando un'occhiata alle carte stratosferiche quando mi sono ricordato che l'università di Berlino, da 2 anni se non sbaglio, c'ha rinunciato :laugh ovvero non emana più gli stratallert non avendo trovato delle relazioni causa effetto troposfera stratosfera ne in un verso ne nell'altro.

Anche qui se ne sento tante in giro ma, in passato, abbiamo avuto tutto ed il contrario di tutto per cui resto nella navigazione a vista.

Ciao mitico!!:salut

Marco C.
02-12-2006, 14:52
:sorr :sorr :salut

andrea.corigliano
02-12-2006, 21:36
. Anche qui se ne sento tante in giro ma, in passato, abbiamo avuto tutto ed il contrario di tutto per cui resto nella navigazione a vista.

Già... forse è la cosa migliore. E forse sarà anche più entusiasmante... A volte, se devo essere sincero, correre dietro alle mappe è una rottura di... :ang
Lasciamo perdere...:laugh

Un saluto ancora a te e a Marco...

:salut

Simone
03-12-2006, 01:31
Andrea, pronti via, vogliamo una tua previsione per questo mese di Dicembre!! :canna:canna

Non ti puoi sottrarre! :laugh:laugh

andrea.corigliano
03-12-2006, 09:45
Andrea, pronti via, vogliamo una tua previsione per questo mese di Dicembre!! :canna:canna

Non ti puoi sottrarre! :laugh:laugh

Fino a metà mese l'andazzo sarà sempre quello, con flusso umido e mite da ovest in seno al quale si muoveranno diversi impulsi perturbati, ma non neve a quote medio-alte. Poi invece...

...prevedo l'arrivo del grande freddo e della neve :undersnoww
50 cm in ogni città del Veneto, meno che a Verona dove ne cadrà all'inizio 1 cm e poi girerà ad acqua, specie a Cadidavid :devil :laugh

:salut

Massimiliano
03-12-2006, 10:43
Fino a metà mese l'andazzo sarà sempre quello, con flusso umido e mite da ovest in seno al quale si muoveranno diversi impulsi perturbati, ma non neve a quote medio-alte. Poi invece...

...prevedo l'arrivo del grande freddo e della neve :undersnoww
50 cm in ogni città del Veneto, meno che a Verona dove ne cadrà all'inizio 1 cm e poi girerà ad acqua, specie a Cadidavid :devil :laugh

:salut
Pensi che non abbia letto............:D :D :D
ciao caro e grazie per il preziosissimo e assolutamente elevato contributo al forum!
:salut