Neve78
06-04-2007, 14:20
Se a qualcuno di voi dovesse capitare di essere in zona...ecco una serata da non perdere con Luca Mercalli :apll
Sabato 21 aprile 2007 - ore 21.00 - Cinema San Giorgio di Domegge di Cadore.
Organizza: Comunità Montana Centro Cadore
Introduce: Luca Ginetto - Giornalista RAI
_____________
Quale futuro per la montagna? Grandi opere o piccole opere?
Scenari in vista dei cambiamenti climatici ed energetici
Luca Mercalli - Società meteorologica Italiana / RAI3 Che tempo che fa / RAI2 TGMontagne
Nell'ultimo secolo la montagna italiana o è stata abbandonata o ha visto prevalere il modello di sfruttamento intensivo delle risorse ambientali e turistiche imposto dalle città di pianura. Alla vigilia dei grandi mutamenti attesi in campo climatico ed energetico la montagna può offrire nuove opportunità,di pensiero e di azione, purchè sappia cambiare il proprio modello di sviluppo. Dall'introduzione di un turismo più leggero, meno centrato sulle attività invernali e più diversificato anche nell'offerta estiva per chi fuggirà dai calori della pianura, all'utilizzo delle energie rinnovabili - acqua, sole, biomassa - è venuto il momento anche per la montagna di dire la sua. Meno grandi opere a base di cemento e più piccole opere capillarmente diffuse sul territorio, inclusa la rivalutazione dell'agricoltura di qualità, sono il messaggio che dalla montagna - depositaria di un millenario rapporto di sobrietà e attenzione verso l'utilizzo di risorse scarse - dovrà giungere ai grandi centri urbani ingordi di energia e materie prime, oggi non più sostenibili.
Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana e direttore della rivista Nimbus, si occupa di ricerca, didattica e divulgazione sul clima alpino. Vive in Val di Susa e conosce bene l'ambiente montano, le sue opportunità e i suoi problemi: ha elaborato per la Regione Autonoma Valle d'Aosta il rapporto di indirizzo politico sulle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, è collaboratore del TGMontagne di RAI2, autore insieme a Chiara Sasso del libro "Le mucche non mangiano cemento", e gestisce un'azienda agricola nella montagna marginale piemontese.
Sabato 21 aprile 2007 - ore 21.00 - Cinema San Giorgio di Domegge di Cadore.
Organizza: Comunità Montana Centro Cadore
Introduce: Luca Ginetto - Giornalista RAI
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Quale futuro per la montagna? Grandi opere o piccole opere?
Scenari in vista dei cambiamenti climatici ed energetici
Luca Mercalli - Società meteorologica Italiana / RAI3 Che tempo che fa / RAI2 TGMontagne
Nell'ultimo secolo la montagna italiana o è stata abbandonata o ha visto prevalere il modello di sfruttamento intensivo delle risorse ambientali e turistiche imposto dalle città di pianura. Alla vigilia dei grandi mutamenti attesi in campo climatico ed energetico la montagna può offrire nuove opportunità,di pensiero e di azione, purchè sappia cambiare il proprio modello di sviluppo. Dall'introduzione di un turismo più leggero, meno centrato sulle attività invernali e più diversificato anche nell'offerta estiva per chi fuggirà dai calori della pianura, all'utilizzo delle energie rinnovabili - acqua, sole, biomassa - è venuto il momento anche per la montagna di dire la sua. Meno grandi opere a base di cemento e più piccole opere capillarmente diffuse sul territorio, inclusa la rivalutazione dell'agricoltura di qualità, sono il messaggio che dalla montagna - depositaria di un millenario rapporto di sobrietà e attenzione verso l'utilizzo di risorse scarse - dovrà giungere ai grandi centri urbani ingordi di energia e materie prime, oggi non più sostenibili.
Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana e direttore della rivista Nimbus, si occupa di ricerca, didattica e divulgazione sul clima alpino. Vive in Val di Susa e conosce bene l'ambiente montano, le sue opportunità e i suoi problemi: ha elaborato per la Regione Autonoma Valle d'Aosta il rapporto di indirizzo politico sulle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, è collaboratore del TGMontagne di RAI2, autore insieme a Chiara Sasso del libro "Le mucche non mangiano cemento", e gestisce un'azienda agricola nella montagna marginale piemontese.