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Visualizza la versione completa : Brividi e neve dopo la calura



Simone
30-05-2007, 21:47
<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" width="595"><tbody><tr><td width="20">http://www.larena.it/img/RedBox.gif (http://www.larena.it/ultima/oggi/provincia/titles.htm)</td><td> <!-- --> <!-- BEGIN OCCHIELLO --> Maltempo. Temperature in picchiata in montagna e cime imbiancate sia in Lessinia che sul monte Baldo
<!-- END OCCHIELLO --> <!-- BEGIN TITOLO --> Brividi e neve dopo la calura
<!-- END TITOLO --> <!-- BEGIN SOTTOTITOLO --> Inverno a sorpresa: il termometro è sceso di 15 gradi in poche ore
<!-- END SOTTOTITOLO --> <!-- --> </td></tr><tr><td colspan="2"> </td></tr></tbody></table> <table><tbody><tr><td width="10">
</td><td> Ricompare la neve sui monti e dagli armadi si tirano fuori indumenti pesanti. La perturbazione ha portato un brusco calo della temperatura e imbiancato al di sopra dei 1.650 metri. «La neve arriva a metà percorso della seggiovia di San Giorgio», dice Severino De Silvestri di Nuova Lessinia spa, quindi ben più bassa dei 1800 metri della stazione d’arrivo sul Gaibana.
La conferma viene anche da Sergio e Karin Bruni, gestori del rifugio Prima Neve sul Monte Tomba, a 1766 metri: «È nevicato nella notte di lunedì e poi di nuovo verso mattina, ma già alle 8.30 la neve era mista ad acqua, infatti la temperatura era di circa 2,5 gradi centigradi», aggiungono. A terra, attorno al rifugio, ne sono rimasti circa cinque centimetri, «ma un centinaio di metri più in basso non c’è più neve». Disagi limitati quindi anche per gli alpeggi perché le malghe sono tutte attorno a 1400-1600 metri, al di sotto del limite della neve.
Non è una novità una nevicata sulla soglia dell’estate: lo scorso anno successo il 2 giugno, ma allora si veniva da una stagione di abbondanza di neve che con l’ultima precipitazione aveva portato a misurare 4,55 metri di neve complessiva caduta a partire dal 15 novembre. Quest’anno, invece, l’inverno è stato avarissimo di neve, con qualche spruzzata a stagione ormai conclusa e infine questo colpo di coda quasi estivo, perché nei giorni scorsi i 23-24 gradi di massima a Bosco erano la temperatura che di solito si registra nel mese di luglio. Poi la picchiata di 15 gradi e il ritorno del freddo.
Spolverata anche sul Baldo, sempre al di sopra dei 1700 metri: «Sono cadute appena due dita di neve, ma la temperatura minima è scesa dagli 11 gradi dei giorni scorsi a 1 grado alle 8 di mattina», conferma Marco Menotti dalla Baita dei Forti, presso la stazione d’arrivo della funivia. «Nei giorni scorsi si stava bene fuori anche di sera, come d’estate», aggiunge, «e ci aspettiamo il pienone di stranieri di prima estate con il prossimo ponte del Corpus Domini, come da tradizione», conclude.
Le piogge di questi giorni hanno allentato l’allarme siccità, ma non hanno risolto la situazione. Così, per fronteggiare un’eventuale emergenza, è stato firmato nel veneziano un protocollo d’intesa promosso dalla Regione, finalizzato a una corretta gestione della risorsa idrica, per aumentare i controlli e diffondere la «cultura dell’acqua»
Vittorio Zambaldo




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