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Visualizza la versione completa : Il passaggio a nord-ovest



Corrado
16-09-2007, 06:26
Ecco l'articolo del corriere della sera:

Aperto il mitico «passaggio a nord-ovest» Lo scioglimento dei ghiacci dell'Artico ha reso navigabile la storica rotta dall'Atlantico al Pacifico resa celebre dai romanzi d'avventura STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
I ghiacci si stanno ritirando come mai prima anche nell'Artico, e il fenomeno ha fatto addirittura aprire lo storico, e finora inaccessibile, passaggio a Nord-Ovest, la rotta più diretta che collega l'Atlantico e il Pacifico attraverso il Canada settentrionale, tanto da renderlo pienamente navigabile.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2007/09_Settembre/15/pop_passaggio.shtml

A rivelarlo sono le immagini del satellite Envisat dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) per l'Osservazione della Terra, che ha rilevato una contrazione dei ghiacci artici mai registrata prima. Envisat, ai primi di settembre, ha infatti inviato a terra circa 200 immagini dell'area artica, catturate grazie al suo radar ad apertura sintetica avanzata Asar (Advanced Synthetic Aperture Radar).

■ http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2007/09_Settembre/15/pop_passaggio2.shtml

«L'area coperta da ghiacci si è ridotta ad appena tre milioni di metri quadrati, un milione in meno rispetto ai precedenti minimi registrati nel 2005 e nel 2006» ha spiegato lo scienziato danese Leif Toudal Pedersen del Danish National Space Center che sottolinea l'urgenza di capire le cause del fenomeno. A testimoniare la «completa navigabilità» del mitico passaggio a Nord-Ovest, sono le straordinarie immagini riprese da Envisat e che l'Esa ha pubblicato on line. «Negli ultimi decenni -spiegano all'Esa- il passaggio a Nord-Ovest è rimasto sempre ostruito da piattaforme ghiacciate perennì, che non si sciolgono cioè nemmeno durante l'estate. E da 30 anni a questa parte, da quando cioè sono disponibili tecnologie satellitari, non era mai stata rilevata una contrazione tanto significativa nell'area coperta dai ghiacci artici».

http://www.corriere.it/