Ciao a tutti, nel mese di novembre 2022 sono sceso in Etiopia presso il cantiere della diga di Koysha sul fiume Omo per occuparmi della formazione del personale di cantiere per l'utilizzo del radar meteorologico. Sul posto, infatti, ne hanno uno installato in banda X per gestire le operazioni di cantiere: il materiale per la costruzione della diga è l'RCC (calcestruzzo rullato e compattato) che ha bisogno di rimanere all'asciutto almeno 20 minuti. In quel frangente non deve piovere altrimenti deve essere rimosso allungando i tempi di costruzione e aumentando i costi. Tramite il radar riescono a vedere in maniera anticipata l'arrivo dei temporali che sono molto lenti a quelli latitudini e a bloccare in tempo le gettate che continuano h24.
Foto 1: posizione del cantiere, fonte Google Maps
Meteorologicamente parlando è presente un stagione secca da dicembre a marzo (dove si registrano le temperature massime) e una stagione delle piogge da aprile a novembre con picco massimo tra aprile e giugno.
Di seguito vi lascio qualche foto.
Viaggio Venezia - Roma Fiumicino (1h) e a seguire Rome Fiumicino - Addis Ababa (6,5h), arrivo alle 6 del mattino del 16 novembre presso la capitale etiope (con fuso orario di +2 rispetto all'Italia) e attendo di essere prelevato dal responsabile del volo privato che mi porterà fin alla diga.
Foto 2: alba su Addis Ababa all'arrivo dall'Italia
Dopo diverse ore d'attesa partiamo verso le 12:00: ci attendo circa un'ora di volo alla volta della parte più meridionale del Paese. Si passa dai 2200 metri della capitale e a temperature attorno ai 15 °C ai 500 metri con temperature attorno ai 30 °C del cantiere.
Foto 3: aereo in partenza da Addis alla volta del cantiere
Foto 4: periferia di Addis
Foto 5: altopiano etiope
Foto 6: spostandosi verso meridione aumenta la vegetazione e i campi/prati lasciano spazio alla foresta pluviale
Dopo l'atterraggio su una pista di terra battuta e il passaggio in auto attraverso villaggi locali, veniamo trasportati all'interno del campo permanenti che dista 25 km percorsi in poco meno di un'ora. Qui soggiornano tutti gli espatriati, italiani e non, che lavorano ala diga di Koysha.
Foto 7 e 8: passaggio attraverso il villaggio di Konta
Foto 9: campo permanenti a circa 1000 metri di quota. Il cantiere della diga si trova circa 500 metri più in basso, gli alloggi vengono costruiti sui promontori per evitare infezioni portate dalle zanzare (malaria, febbre gialla etc. etc.)
A partire dal giorno successivo inizia la mission di MeteoArena per la formazione del personale di cantiere
Foto 10: weather radar
Foto 11: gabbiotto invio dati radar e meteo
Foto 12: fiume Omo e cantiere della diga. Il fiume è lungo 760 km e raggiunge una portata massima di 13'000 m^3/s
Foto 13: all'interno del cantiere
Foto 14: zona del cantiere dedicata all'estrazione
Foto 15: posa dell'RCC
Il 24 novembre si riparte alla volta dell'Italia con un viaggio in macchina di 200 km in 6 ore fino alla città di Gimma, successivamente volo nazionale Gimma - Addis, in seguito Addis - Roma e infine Roma - Venezia il tutto in 1 giorno e mezzo.
Foto 16-17-18-19-20-21: viaggio cantiere - Gimma
Foto 22-23 Gimma città
Foto 1: posizione del cantiere, fonte Google Maps
Meteorologicamente parlando è presente un stagione secca da dicembre a marzo (dove si registrano le temperature massime) e una stagione delle piogge da aprile a novembre con picco massimo tra aprile e giugno.
Di seguito vi lascio qualche foto.
Viaggio Venezia - Roma Fiumicino (1h) e a seguire Rome Fiumicino - Addis Ababa (6,5h), arrivo alle 6 del mattino del 16 novembre presso la capitale etiope (con fuso orario di +2 rispetto all'Italia) e attendo di essere prelevato dal responsabile del volo privato che mi porterà fin alla diga.
Foto 2: alba su Addis Ababa all'arrivo dall'Italia
Dopo diverse ore d'attesa partiamo verso le 12:00: ci attendo circa un'ora di volo alla volta della parte più meridionale del Paese. Si passa dai 2200 metri della capitale e a temperature attorno ai 15 °C ai 500 metri con temperature attorno ai 30 °C del cantiere.
Foto 3: aereo in partenza da Addis alla volta del cantiere
Foto 4: periferia di Addis
Foto 5: altopiano etiope
Foto 6: spostandosi verso meridione aumenta la vegetazione e i campi/prati lasciano spazio alla foresta pluviale
Dopo l'atterraggio su una pista di terra battuta e il passaggio in auto attraverso villaggi locali, veniamo trasportati all'interno del campo permanenti che dista 25 km percorsi in poco meno di un'ora. Qui soggiornano tutti gli espatriati, italiani e non, che lavorano ala diga di Koysha.
Foto 7 e 8: passaggio attraverso il villaggio di Konta
Foto 9: campo permanenti a circa 1000 metri di quota. Il cantiere della diga si trova circa 500 metri più in basso, gli alloggi vengono costruiti sui promontori per evitare infezioni portate dalle zanzare (malaria, febbre gialla etc. etc.)
A partire dal giorno successivo inizia la mission di MeteoArena per la formazione del personale di cantiere
Foto 10: weather radar
Foto 11: gabbiotto invio dati radar e meteo
Foto 12: fiume Omo e cantiere della diga. Il fiume è lungo 760 km e raggiunge una portata massima di 13'000 m^3/s
Foto 13: all'interno del cantiere
Foto 14: zona del cantiere dedicata all'estrazione
Foto 15: posa dell'RCC
Il 24 novembre si riparte alla volta dell'Italia con un viaggio in macchina di 200 km in 6 ore fino alla città di Gimma, successivamente volo nazionale Gimma - Addis, in seguito Addis - Roma e infine Roma - Venezia il tutto in 1 giorno e mezzo.
Foto 16-17-18-19-20-21: viaggio cantiere - Gimma
Foto 22-23 Gimma città
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