Il mese di dicembre 2015 si sta chiudendo, e molti (compreso il sottoscritto) diranno finalmente, questo mese ha offerto infatti una serie di record meteo negativi difficilmente battibili, in sintesi:
- zero precipitazioni sia solide che liquide cadute su tutto il Veneto ed, ampliando la veduta, praticamente in tutte le Alpi e Italia centro-settentrionale. A mia memoria mai ricordo un dicembre senza nessun accumulo precipitativo (gennaio sì, vedasi 2002);
- zero cm di accumulo nevoso nelle nostre montagne, anche questo record negativo per un mese invernale difficilmente battibile, con il fantasma del deficit idrico pesante che inizia ad aleggiare sulle nostrea teste, stante la totale mancanza di riserva idrica in alta quota per la prossima estate;
- zero giornate in pianura senza sforamento dei limiti di sostanze inquinanti ed in particolare particolato sottile, anche qui record negativo assoluto, i nostri polmoni ringraziano sentitamente, specie di coloro che cercano di evitare il fumo per mantenerli in buona efficienza;
- zero irruzioni fredde degne di nota, con temperatura in quota costantemente di almeno 5-6 gradi oltre alle medie del periodo, e la pianura salvata dal freddo fittizio ed autoprodotto dalle inversioni termiche ed annesse nebbie.
Insomma, se il 2015 è stato un anno avaro di emozioni per chi ama la meteo ( se si eccettua qualche caldofilo che si è esaltato per il luglio da record dei record per il caldo sofferto) , e da dimenticare totalmente per chi ama la neve ed ha a cuore la sorte dei ghiacciai alpini, duramente bastonati dal mese e mezzo di canicola infernale vissuta ad alta quota, dicembre ha chiuso degnamente tale pessima annata con una serie di record negativi per un mese invernale difficilmente battibili.
Almeno la nebbia, che si è rivista massicciamente in questo mese, avesse portato, come successo in altre configurazioni meteo simili a questa, galaverna massiccia in pianura, qualcosa da ricordare ci sarebbe stato. Ed invece niente, nemmeno quello.
Morale, parafrasando un famoso tecnico di calcio, questo mese è da "zeru tituli", da dimenticare in fretta, sperando che il 2016 segua tutto un altro andazzo. Le premesse sono almeno un pò più incoraggianti.
Bye bye 2015, bye bye dicembre 2015, senza nessun rimpianto!
Buon anno a tutti
Sergio
- zero precipitazioni sia solide che liquide cadute su tutto il Veneto ed, ampliando la veduta, praticamente in tutte le Alpi e Italia centro-settentrionale. A mia memoria mai ricordo un dicembre senza nessun accumulo precipitativo (gennaio sì, vedasi 2002);
- zero cm di accumulo nevoso nelle nostre montagne, anche questo record negativo per un mese invernale difficilmente battibile, con il fantasma del deficit idrico pesante che inizia ad aleggiare sulle nostrea teste, stante la totale mancanza di riserva idrica in alta quota per la prossima estate;
- zero giornate in pianura senza sforamento dei limiti di sostanze inquinanti ed in particolare particolato sottile, anche qui record negativo assoluto, i nostri polmoni ringraziano sentitamente, specie di coloro che cercano di evitare il fumo per mantenerli in buona efficienza;
- zero irruzioni fredde degne di nota, con temperatura in quota costantemente di almeno 5-6 gradi oltre alle medie del periodo, e la pianura salvata dal freddo fittizio ed autoprodotto dalle inversioni termiche ed annesse nebbie.
Insomma, se il 2015 è stato un anno avaro di emozioni per chi ama la meteo ( se si eccettua qualche caldofilo che si è esaltato per il luglio da record dei record per il caldo sofferto) , e da dimenticare totalmente per chi ama la neve ed ha a cuore la sorte dei ghiacciai alpini, duramente bastonati dal mese e mezzo di canicola infernale vissuta ad alta quota, dicembre ha chiuso degnamente tale pessima annata con una serie di record negativi per un mese invernale difficilmente battibili.
Almeno la nebbia, che si è rivista massicciamente in questo mese, avesse portato, come successo in altre configurazioni meteo simili a questa, galaverna massiccia in pianura, qualcosa da ricordare ci sarebbe stato. Ed invece niente, nemmeno quello.
Morale, parafrasando un famoso tecnico di calcio, questo mese è da "zeru tituli", da dimenticare in fretta, sperando che il 2016 segua tutto un altro andazzo. Le premesse sono almeno un pò più incoraggianti.
Bye bye 2015, bye bye dicembre 2015, senza nessun rimpianto!
Buon anno a tutti
Sergio
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