L'inverno appena trascorso: calamità o privilegiato?

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  • Emanuele
    Utente Registrato
    • Jul 2006
    • 5518

    L'inverno appena trascorso: calamità o privilegiato?

    Chiedo agli amici forumisti un Loro giudizio sull'inverno appena trascorso, secondo Voi è stata una calamità naturale oppure una stagione privilegiata?

    Secondo me è stata una vera e propria calamità naturale simile all'estate 2003, è mancata la neve in montagna per le riserve idriche estive, le colture non sono mai andate completamente in letargo con evidenti rischi per gelate tardive, la mancanza di freddo ha inibito la morte di batteri, insetti etc.. con una perdurante fase di malattie di tipo gastrointestinale ( spero si scriva così ).

    In alcune trasmissioni televisive ho sentito vari esperti o pseudo/esperti parlare di un inverno privilegiato, purtroppo in Italia se manca una cultura meteo è proprio dovuto al fatto che coloro che dovrebbero farla non la fanno, affermare "continua la fase di bel tempo" quando ci sono zone del NW che sofforno la siccità è un esempio di ignoranza, vedremo in estate quando mancherà l'acqua per irrigare i campi o per le abitazioni,con i black out elettrici se questi "soloni della meteo" parleranno ancora di bel tempo all'interno delle loro case climatizzate...tanto in Italia vige il detto che finchè stò bene Io che me ne frega se gli altri sono nella m..da!
    Meditate gente
    Quante persone che pensano di essere serie ci sono in giro ma alla fine sono solo dei paiasi.

  • #2
    Ciao Ema,di sicuro questo inverno e' stato assai anomalo.Possiamo a mio avviso anche considerare questo evento,un po' privilegiato,nel senso che per quanto riguarda i consumi energetici sono stati assai ridotti.Non sono cmq serviti per ridurre l'inquinamento,ma,almeno hanno alleggerito un pochino il portafogli della popolazione.Questo e' il vero significato di inverno "privilegiato".
    Buona giornata a tutti.

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    • zampatafredda

      #3
      Ciao Emanuele

      Io definirei questo inverno: anomalo.... frutto di configurazioni sfavorevoli all'Europa e in particolare all'Italia, più per le t° che per le prec.

      Le calamità naturali sono altra cosa, ben peggiore... anche se la mancanza di grossi apporti nevosi in montagna e il continuo sopramedia termico di certo non sono buona cosa, ma non ancora a livelli di calamità

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      • Massimiliano
        Consiglio direttivo
        • Jul 2006
        • 23691

        #4
        Direi proprio che è stato un'inverno più anomalo che pericoloso.
        Ricordo stagioni molto fredde e allo stesso tempo molto secche,che per i ghiacciai,non è che alla fine fossero così positive.
        Annate del genere possono sempre capitare,purtroppo quest'anno oltre all'assenza di neve,ci sono state anche temperature altissime a tutte le quote.
        Io oltre all'inverno appena trascorso guardarei anche all'autunno scorso,ancora più nefasto dell'inverno.
        L'insieme delle cose,mi fa pensare che la situazione se non si sblocca in primavera,sarà veramente pesante.
        Diciamo dunque che l'inverno è stato veramente negativo sotto tutti i punti di vista,ma al momento come dice Zampata non costituisce una calamità naturale.
        Però se insiste con un'altra primavera e un'estate bollente,allora lo diventa davvero!
        ha sempre fatto caldo e ne farà di più!

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        • #5
          Provo anche io a rispondere a questo quesito...Premetto che io non sono un freddofilo incallito ma amo profondamente la stagione invernale perchè come medico la considero la stagione nella quale il nostro organismo a causa delle ore minori di sole e di un ciclo biologico che risponde al nome di "cicli circadiani" governati da complesse interazioni tra ormoni-epifisi-ipotalamo, riesce a ricaricare le energie detto in modo molto semplicistico ma in realtà il complesso di reazioni biochimiche e nervose è molto articolato...
          Considero invece l'estate, sopratutto l'estate di stampo "anticiclone africano" una grossa fonte di stress sul nostro organismo che non è "progettato" per simili temperature e simili tassi di umidità....Molti pazienti nella quotidianità riferiscono di stare meglio d'estate, ma questa è solo una sensazione dettata più dalla psiche e da una diversa produzione di fattorri ormonali e altro....In realtà ci sono malattie che traggono giovamento dal clima caldo, come malattie dermatologiche alcune forme di ipertensione ma attenzione sono molti più i danni che si producono d'estate che non nelle altre stagioni per una sofferenza del sistema cardiocircolatorio che è maggiormente impegnato nella termoregolazione (sappiamo benissimo che oltre i 37°C il nostro corpo inizia a soffrire) oltre a svolgere le normali attività...
          Sicuramente un inverno così ha reso a mio avviso molti danni alla natura, e molti all'organismo....Già sono comparse le prime forme di allergia, le prime malattie intestinali che sempre più assomigliano alle forme che si riscontrano in africa perchè le temperature particolarmente elevate stanno favorendo negli ultimi anni la comparsa di batteri e virus che normalmente non sono tipici delle nostre zone e alle quali i nostri organismi non sono abituati...Non voglio lanciare allarmismi inutili ma se la prossima estate sarà calda come si legge da molte parti oltre a pagare lo scotto di queste temperature dovremo combattere anche contro un organismo meno "riposato" in questa mancata stagione invernale....
          Per quanto riguarda la definizione che in questo inverno si sia risparmiato sui consumi io non sono molto daccordo...I dati dicono che cè stata una diminuzione dei consumi di gas ad esempio (che comunque non si sono tradotti in un risparmio mometario dato l'aumento delle tariffe, ma questo è un altro discorso) eppure io ho trovato le stesse temparature torride negli uffici pubblici, riscaldamento esageratamente alto ad esempio negli ospedali con molte stanze costrette ad aprire le finestre per non soffocare....e cosa assurda ieri ho trovato alcuni condizinatori accesi in uffici esposti al sole pomeridiano....Poi quest'anno inspiegabilmente nopn ci sono mai state le targhe alterne e allora mi domando se non si sia consumata molta più benzina dello scorso anno oltre ahiedermi se quest'anno l'inquinamento sia sparito di colpo....
          Inoltre non trascurerei la ingentissima quantità di acqua che si è consumata sulle nostre montagne per generare la neve artificiale...Ora lungi da me polemizzare con chi vive di turismo invernale, tuttavia stiamo prendendo una strada senza ritorno....Se gli inverni saranno sempre più avari di neve, servirà sempre più acqua con tutte le conseguenze...Forse basterebbe innevare qualche pista in meno ma so benissimo che gli impianti hanno dei costi e quindi devono funzionare tutti...Ma di questo passo dovremo fare un sole artifiaciale per chi vive di turismo estivo e negli ultimi anni ha visto compromesso il mese vacanziero italiano per eccellenza, ossia agosto....Chiaro che sto esagerando, ma è solo una provocazione
          detto questo sono estremamente preoccupato per il futuro, per questa persistenza di un anticiclone africano che non da tregua e pongo a voi esperti una domanda: ma in passato è sempre venuto a farci visita oppure è una cosa molto recente?E poi il nostro mar mediterraneo, un mare che mi sembra abbia poco ricambio idrico dall'oceano viste le dimensioni dello stretto di gibilterra, quanto sta influendo sul nostro clima se come penso, ma non ho dati, le sue acque sarnno sempre più calde visto il poco raffreddamento invernale...
          Spero che il nostro amico e mio collega da new york possa dare un contributo sulla parte medica del mio intervento...
          Un saluto atutti e chiedo scusa se mi sono dilungato così tanto.....

          Comment

          • Angelo
            Consiglio direttivo
            • Jun 2006
            • 12323

            #6
            Sono d'accordo con Zampata e Max
            La primavera prossima ventura sarà determinante per capire se avremo gravi problemi in estate o meno.
            https://www.meteoarena.com/

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            • Wetter_Sergy
              Consiglio direttivo
              • Jul 2006
              • 1707

              #7
              Originariamente inviato da gianni12
              Provo anche io a rispondere a questo quesito...Premetto che io non sono un freddofilo incallito ma amo profondamente la stagione invernale perchè come medico la considero la stagione nella quale il nostro organismo a causa delle ore minori di sole e di un ciclo biologico che risponde al nome di "cicli circadiani" governati da complesse interazioni tra ormoni-epifisi-ipotalamo, riesce a ricaricare le energie detto in modo molto semplicistico ma in realtà il complesso di reazioni biochimiche e nervose è molto articolato...
              Considero invece l'estate, sopratutto l'estate di stampo "anticiclone africano" una grossa fonte di stress sul nostro organismo che non è "progettato" per simili temperature e simili tassi di umidità....Molti pazienti nella quotidianità riferiscono di stare meglio d'estate, ma questa è solo una sensazione dettata più dalla psiche e da una diversa produzione di fattorri ormonali e altro....In realtà ci sono malattie che traggono giovamento dal clima caldo, come malattie dermatologiche alcune forme di ipertensione ma attenzione sono molti più i danni che si producono d'estate che non nelle altre stagioni per una sofferenza del sistema cardiocircolatorio che è maggiormente impegnato nella termoregolazione (sappiamo benissimo che oltre i 37°C il nostro corpo inizia a soffrire) oltre a svolgere le normali attività...
              Sicuramente un inverno così ha reso a mio avviso molti danni alla natura, e molti all'organismo....Già sono comparse le prime forme di allergia, le prime malattie intestinali che sempre più assomigliano alle forme che si riscontrano in africa perchè le temperature particolarmente elevate stanno favorendo negli ultimi anni la comparsa di batteri e virus che normalmente non sono tipici delle nostre zone e alle quali i nostri organismi non sono abituati...Non voglio lanciare allarmismi inutili ma se la prossima estate sarà calda come si legge da molte parti oltre a pagare lo scotto di queste temperature dovremo combattere anche contro un organismo meno "riposato" in questa mancata stagione invernale....
              Per quanto riguarda la definizione che in questo inverno si sia risparmiato sui consumi io non sono molto daccordo...I dati dicono che cè stata una diminuzione dei consumi di gas ad esempio (che comunque non si sono tradotti in un risparmio mometario dato l'aumento delle tariffe, ma questo è un altro discorso) eppure io ho trovato le stesse temparature torride negli uffici pubblici, riscaldamento esageratamente alto ad esempio negli ospedali con molte stanze costrette ad aprire le finestre per non soffocare....e cosa assurda ieri ho trovato alcuni condizinatori accesi in uffici esposti al sole pomeridiano....Poi quest'anno inspiegabilmente nopn ci sono mai state le targhe alterne e allora mi domando se non si sia consumata molta più benzina dello scorso anno oltre ahiedermi se quest'anno l'inquinamento sia sparito di colpo....
              Inoltre non trascurerei la ingentissima quantità di acqua che si è consumata sulle nostre montagne per generare la neve artificiale...Ora lungi da me polemizzare con chi vive di turismo invernale, tuttavia stiamo prendendo una strada senza ritorno....Se gli inverni saranno sempre più avari di neve, servirà sempre più acqua con tutte le conseguenze...Forse basterebbe innevare qualche pista in meno ma so benissimo che gli impianti hanno dei costi e quindi devono funzionare tutti...Ma di questo passo dovremo fare un sole artifiaciale per chi vive di turismo estivo e negli ultimi anni ha visto compromesso il mese vacanziero italiano per eccellenza, ossia agosto....Chiaro che sto esagerando, ma è solo una provocazione
              detto questo sono estremamente preoccupato per il futuro, per questa persistenza di un anticiclone africano che non da tregua e pongo a voi esperti una domanda: ma in passato è sempre venuto a farci visita oppure è una cosa molto recente?E poi il nostro mar mediterraneo, un mare che mi sembra abbia poco ricambio idrico dall'oceano viste le dimensioni dello stretto di gibilterra, quanto sta influendo sul nostro clima se come penso, ma non ho dati, le sue acque sarnno sempre più calde visto il poco raffreddamento invernale...
              Spero che il nostro amico e mio collega da new york possa dare un contributo sulla parte medica del mio intervento...
              Un saluto atutti e chiedo scusa se mi sono dilungato così tanto.....
              Quanto all'inquinamento, potrai vedere i dati arpav relativi alle polveri sottili, per capire che questo inverno non è stato certo da ricordare per la qualità dell'aria, anzi, siamo a livelli ancor peggiori degli inverni molto freddi, ma anche molto ventilati, stile 2005.
              Per il resto concordo con tutto ciò che hai scritto in questo magistrale intervento, in particolare l'assenza di rallentamento dei bioritmi degli uomini, ma anche della fauna selvatica in generale e della flora, potrebbe portare a conseguenze molto serie la prossima estate.
              Addirittura, con la fioritura già in corso, si potrebbe arrivare al paradosso che a fine giugno il ciclo riproduttivo di molte piante sia stato già completato, e che le stesse, nei mesi successivi, se l'estate sarà calda e torrida come paventato dai modelli previsionali a lungo range (ma io ci credo assai poco ad essi, e pertanto voglio sperare in un'estate fresca e temporalesca no stop !), rischierebbero la morte per semplice sfinimento.
              Stesso dicasi per molti animali, non certo abituati a vivere al massimo 12 mesi all'anno, che quest'anno hanno limitato se non azzerato il periodo del letargo.
              Quanto allo stress sull'essere umano, la peggiore conseguenza di assenza di riposo e di bioritmi rallentati può essere la pazzia. In questo l'Italia sembra già essere maestra, nel nostro paese le persone schizofreniche mi sembrano sempre in costante aumento.
              ... sempre lo ringrazierò, finchè avrò vita

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