Mappatura delle zone fredde da inversione nella pianura e valli pedemontane

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  • Simo94
    Consiglio direttivo
    • Nov 2015
    • 3042

    Re: Mappatura delle zone fredde da inversione nella pianura e valli pedemontane

    Rilevazioni più curve di livello a 1 metro

    Environmental engineer
    ⛈️ Previsore meteo Pretemp.it e Meteo4 Verona
    MeteoArena https://www.meteoarena.com/ rappresentante unico in Italia di www.meteoblue.com

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    • Alberto_71
      Socio Estremo Meteo4
      • Dec 2012
      • 957

      Re: Mappatura delle zone fredde da inversione nella pianura e valli pedemontane

      Originariamente inviato da Simo94 Visualizza il messaggio
      Ottima rappresentazione Simone !!! E' stata lunga ma alla fine siamo riusciti a fare tutte e due le zone.
      Circa la zona dalla Spianà pensavo di trovare le punte più basse nella zona aperta che passa tra i campi ma evidentemente la massicciata a sud oltre che essere il punto più basso costituisce un baluardo che contribuisce a mantenere l'aria molto fredda anche durante le ore diurne.
      Circa Corte Molon mi sono tolto il dubbio che la l'area più fredda non coincide proprio con il lungadige e che il letto del fiume non è di per sè l'unico "motore del frigorifero". Il punto più freddo è più all'interno proprio lì quelli dell'ARPAV hanno piazzato la loro stazione. In questo caso stranamente le punte più basse sono nella zona centrale che oltrettuto è anche leggermente rilevata rispetto alla fascia a ridosso del fiume. Concorre anche la vegetazione ? (campi alternati a boschetti radi e non troppo fitti?).
      Invece conferma assoluta che il terrapieno della tangenziale è determinante sul definire il confine in modo netto ad est, ma è solo il lato più stretto e non determinante ai fini del potenziale che esprime l'intera area.
      Le rilevazioni sul confine nord ossia sulla s.s. 12 non hanno molto senso. Intanto è impossibile fare un rilevamento con criterio omogeneo visto il traffico intenso e veloce. Secondo in questi ultimi anni intorno alla statale si è svilupata parecchia urbanizzazione.
      Probabile interessamento invece di una fascia anche oltre il fiume direi dalla diga del Chievo lungo il percorso della ciclabile che va al Saval - B.Milano. Anche qui difficile da verificare.
      Adesso aspettiamo il dato valido della minima notturna della stazione ARPAV per vedere come si è conclusa la notte ...
      Prossima tappa "Cengia" Pedemonte.

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      • Paolo
        Presidente
        • Jul 2006
        • 5718

        Re: Mappatura delle zone fredde da inversione nella pianura e valli pedemontane

        Bravi ragazzi ottime rilevazioni!
        Stazione Meteo a Piovezzano (VR) 160m www.meteocorne.it
        Stazione Meteo a Carezza (BZ) 1620m www.meteocarezza.it
        Stazione Meteo a Verona 68mwww.wunderground.com/dashboard/pws/IVERON49

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        • Massimo M.
          Socio Estremo Meteo4
          • Aug 2014
          • 9467

          Re: Mappatura delle zone fredde da inversione nella pianura e valli pedemontane

          Originariamente inviato da Simo94 Visualizza il messaggio
          intendi rispetto alla via spianà?
          Si..
          non dire gatto se non ce l'hai nel sacco

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          • Simo94
            Consiglio direttivo
            • Nov 2015
            • 3042

            Re: Mappatura delle zone fredde da inversione nella pianura e valli pedemontane

            Originariamente inviato da Massimo M. Visualizza il messaggio
            Si..
            An ooook.. La zona comunque si chiama spianà perché fu spianata tutta la zona antistante ai bastioni (circa 1 km) per poter vedere il nemico arrivare...

            Inviato dal mio ONE A2003 utilizzando Tapatalk
            Last edited by Simo94; 27-01-2017, 19:27.
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            • Simo94
              Consiglio direttivo
              • Nov 2015
              • 3042

              Re: Mappatura delle zone fredde da inversione nella pianura e valli pedemontane

              -8.3°C la minima a corte molon per la stazione arpav...
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              • Alberto_71
                Socio Estremo Meteo4
                • Dec 2012
                • 957

                Re: Mappatura delle zone fredde da inversione nella pianura e valli pedemontane

                Originariamente inviato da Simo94 Visualizza il messaggio
                -8.3°C la minima a corte molon per la stazione arpav...
                Se non ricordo male il -6.5° che abbiamo visto lì alla centralina era intorno alle 00.30. Ottima performance ..con questa 9 minime oltre i -8,0° di cui 3 oltre oltre i -10,0°.

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                • Simo94
                  Consiglio direttivo
                  • Nov 2015
                  • 3042

                  Re: Mappatura delle zone fredde da inversione nella pianura e valli pedemontane

                  Originariamente inviato da Alberto_71 Visualizza il messaggio
                  Se non ricordo male il -6.5° che abbiamo visto lì alla centralina era intorno alle 00.30. Ottima performance ..con questa 9 minime oltre i -8,0° di cui 3 oltre oltre i -10,0°.
                  Esatto erano le 00.30

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                  Environmental engineer
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                  • Flavio65
                    Utente Registrato
                    • Sep 2006
                    • 1492

                    Re: Mappatura delle zone fredde da inversione nella pianura e valli pedemontane

                    Originariamente inviato da Alberto_71 Visualizza il messaggio
                    Ottima rappresentazione Simone !!! E' stata lunga ma alla fine siamo riusciti a fare tutte e due le zone.
                    Circa la zona dalla Spianà pensavo di trovare le punte più basse nella zona aperta che passa tra i campi ma evidentemente la massicciata a sud oltre che essere il punto più basso costituisce un baluardo che contribuisce a mantenere l'aria molto fredda anche durante le ore diurne.
                    Circa Corte Molon mi sono tolto il dubbio che la l'area più fredda non coincide proprio con il lungadige e che il letto del fiume non è di per sè l'unico "motore del frigorifero". Il punto più freddo è più all'interno proprio lì quelli dell'ARPAV hanno piazzato la loro stazione. In questo caso stranamente le punte più basse sono nella zona centrale che oltrettuto è anche leggermente rilevata rispetto alla fascia a ridosso del fiume. Concorre anche la vegetazione ? (campi alternati a boschetti radi e non troppo fitti?).
                    Invece conferma assoluta che il terrapieno della tangenziale è determinante sul definire il confine in modo netto ad est, ma è solo il lato più stretto e non determinante ai fini del potenziale che esprime l'intera area.
                    Le rilevazioni sul confine nord ossia sulla s.s. 12 non hanno molto senso. Intanto è impossibile fare un rilevamento con criterio omogeneo visto il traffico intenso e veloce. Secondo in questi ultimi anni intorno alla statale si è svilupata parecchia urbanizzazione.
                    Probabile interessamento invece di una fascia anche oltre il fiume direi dalla diga del Chievo lungo il percorso della ciclabile che va al Saval - B.Milano. Anche qui difficile da verificare.
                    Adesso aspettiamo il dato valido della minima notturna della stazione ARPAV per vedere come si è conclusa la notte ...
                    Prossima tappa "Cengia" Pedemonte.
                    Finalmente!!: bravi Simone e Alberto. apll

                    Però non soffermiamoci a fare considerazioni soltanto sulle zone contenute da argini, ferrovia ecc,. Sarebbe banale visto che siamo diventati ormai tutti esperti di doline e "laghi freddi", artificiali e non.. Più di una volta ho letto nelle vostre considerazioni la parola "stranamente"..ed è qui la parte più affascinante. Pensate se in ogni quartiere vi fossero decine di centraline meteo a norma, sembrerebbero tutte impazzite, e non certo per la diversa taratura..

                    L'aria è un pessimo conduttore di calore, di conseguenza soprattutto nelle prime ore della sera e fino a metà nottata in genere si creano delle vere e proprie bolle di aria fredda sopra le zone incolte e possibilmente con poca vegetazione arbustiva. Molto più velocemente di quanto avvenga nella zona cementata e urbanizzata.

                    Solo in un secondo momento queste bolle vengono a creare dei laghi d'aria fredda laddove la morfologia lo rende possibile.

                    C'è anche da dire che nella seconda parte della notte le differenze tra le varie zone vanno in parte a colmarsi (in un ordine del 50 - 70% a volte), a causa dell'aumento di spessore del cuscinetto d'aria fredda vicino al suolo che, prevaricando eventuali barriere più o meno artificiali, diventando più omogeneo.
                    Secondo me varrebbe la pena approfondire il monitoraggio urbano.
                    Scommetto che se a mezzanotte si andasse a fare un giretto in centro ne vedremmo delle belle.
                    Siamo una fluttuazione quantica del nulla, ma non ce ne dobbiamo vergognare.

                    Caldiero (Vr) Pedemontana Est Verona

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                    • Simo94
                      Consiglio direttivo
                      • Nov 2015
                      • 3042

                      Re: Mappatura delle zone fredde da inversione nella pianura e valli pedemontane

                      Originariamente inviato da Flavio65 Visualizza il messaggio
                      Finalmente!!: bravi Simone e Alberto. apll

                      Però non soffermiamoci a fare considerazioni soltanto sulle zone contenute da argini, ferrovia ecc,. Sarebbe banale visto che siamo diventati ormai tutti esperti di doline e "laghi freddi", artificiali e non.. Più di una volta ho letto nelle vostre considerazioni la parola "stranamente"..ed è qui la parte più affascinante. Pensate se in ogni quartiere vi fossero decine di centraline meteo a norma, sembrerebbero tutte impazzite, e non certo per la diversa taratura..

                      L'aria è un pessimo conduttore di calore, di conseguenza soprattutto nelle prime ore della sera e fino a metà nottata in genere si creano delle vere e proprie bolle di aria fredda sopra le zone incolte e possibilmente con poca vegetazione arbustiva. Molto più velocemente di quanto avvenga nella zona cementata e urbanizzata.

                      Solo in un secondo momento queste bolle vengono a creare dei laghi d'aria fredda laddove la morfologia lo rende possibile.

                      C'è anche da dire che nella seconda parte della notte le differenze tra le varie zone vanno in parte a colmarsi (in un ordine del 50 - 70% a volte), a causa dell'aumento di spessore del cuscinetto d'aria fredda vicino al suolo che, prevaricando eventuali barriere più o meno artificiali, diventando più omogeneo.
                      Secondo me varrebbe la pena approfondire il monitoraggio urbano.
                      Scommetto che se a mezzanotte si andasse a fare un giretto in centro ne vedremmo delle belle.
                      Servirebbe comunque almeno una centralina in ambiente urbano da poter prendere come riferimento per confrontare i dati delle sonde con una stazione fissa...
                      Environmental engineer
                      ⛈️ Previsore meteo Pretemp.it e Meteo4 Verona
                      MeteoArena https://www.meteoarena.com/ rappresentante unico in Italia di www.meteoblue.com

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                      • Simo94
                        Consiglio direttivo
                        • Nov 2015
                        • 3042

                        Re: Mappatura delle zone fredde da inversione nella pianura e valli pedemontane

                        Comunque per fare dei giri in centro io ci sono
                        Environmental engineer
                        ⛈️ Previsore meteo Pretemp.it e Meteo4 Verona
                        MeteoArena https://www.meteoarena.com/ rappresentante unico in Italia di www.meteoblue.com

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                        • Flavio65
                          Utente Registrato
                          • Sep 2006
                          • 1492

                          Re: Mappatura delle zone fredde da inversione nella pianura e valli pedemontane

                          free image hostingcertificity.com
                          Al momento, come diceva Massimo, le minime si registrano nella bassa Val d'Illasi, la più riparata dalle brezze. La temperatura è stata presa alle ore 23 in località San Zeno di Colognola vicino al cimitero. Sacche fredde notevoli con differenze di 4-5 gradi in poche centinaia di metri.
                          Siamo una fluttuazione quantica del nulla, ma non ce ne dobbiamo vergognare.

                          Caldiero (Vr) Pedemontana Est Verona

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                          • Flavio65
                            Utente Registrato
                            • Sep 2006
                            • 1492

                            Re: Mappatura delle zone fredde da inversione nella pianura e valli pedemontane

                            Originariamente inviato da Flavio65 Visualizza il messaggio
                            free image hostingcertificity.com
                            Al momento, come diceva Massimo, le minime si registrano nella bassa Val d'Illasi, la più riparata dalle brezze. La temperatura è stata presa alle ore 23 in località San Zeno di Colognola vicino al cimitero. Sacche fredde notevoli con differenze di 4-5 gradi in poche centinaia di metri.
                            Fornello e Sarmazza disturbate da brezza con temperature che al momento si mantengono sui 6 gradi..
                            Siamo una fluttuazione quantica del nulla, ma non ce ne dobbiamo vergognare.

                            Caldiero (Vr) Pedemontana Est Verona

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                            • Massimo M.
                              Socio Estremo Meteo4
                              • Aug 2014
                              • 9467

                              Re: Mappatura delle zone fredde da inversione nella pianura e valli pedemontane

                              [emoji122] [emoji122] Sempre in prima linea Flavio... il foehn ha fatto fatica ad entrare al suolo a dispetto di tutte le previsioni che prevedevano una sventolata anche in pianura. Nella val d'illasi a Tregnago vedo UR ancora elevate segno del ristagno dell'aria. Il fatto che poche decine di metri sopra ci sia stata aria secca favonica può aver esaltato il raffreddamento...


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                              non dire gatto se non ce l'hai nel sacco

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                              • Stebel
                                Socio Estremo Meteo4
                                • Dec 2009
                                • 1225

                                Re: Mappatura delle zone fredde da inversione nella pianura e valli pedemontane

                                Ecco qui gli effetti sulle colture di patate, viti e mais nelle zone di cologna, Zimella, Lonigo, meledo, Sarego Noventa vicentina... viti, soprattutto il prosecco andato completamente distrutto... x le patate, che coltivo personalmente, perdite minime del 50%...

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                                Record 2019:: Temp Max: 38.1°C il 27/06 e 25/07 Temp min: -6.5°C il 4/01 Precipitaz. max giornaliera: 74.7mm il 6/09 (record assoluto dal 2011) Pioggia mensile: 225mm Maggio

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